L'editio princeps postuma dei Carmina di Giovanni Pontano tra interventi editoriali e variantistica d'autore

Riassunto: L’analisi dell’editio princeps napoletana dei Carmina del Pontano sarà problematica per il futuro editore critico della sua opera poetica, perché egli dovrà districarsi tra interventi editoriali e variantistica d’autore. Il saggio mette in dubbio, infatti, l’attuale interpretazione di buona parte degli interventi dell’editore Pietro Summonte sugli originali di stampa autografi e invita a ripensare il loro significato: molti di loro potrebbero non rappresentare delle interpolazioni, ma più probabilmente una testimonianza di una variantistica d’autore. Un metodo per orientarsi tra cure editoriali e revisione d’autore potrebbe scaturire da una lettura mirata della parte de numeris poeticis del dialogo Actius, la cui composizione occupò il Pontano nello stesso periodo di tempo in cui egli si dedicò alla revisione delle sue opere poetiche. La teoria e la prassi della scrittura poetica potrebbero avere subìto in quegli anni quel medesimo processo osmotico che interessò – come è stato già dimostrato – la teoria e la prassi della scrittura storica durante la composizione della parte de lege historiae del medesimo dialogo Actius e la contemporanea revisione finale del De bello Neapolitano. Abstract: The analysis of the Neapolitan editio princeps of Pontano’s Carmina will be problematic for the future critical editor of his poetic works, because he will have to extricate himself among editorial interventions and author’s variants. The essay puts in doubt, in fact, the current interpretation of most of the interventions of the editor Pietro Summonte on the autograph original manuscripts used for printing and invites us to rethink their meaning: many of them may not represent interpolations, but more likely a witness of author’s variants. A method for orienting oneself between editorial care and author revision could arise from a targeted reading of the part de numeris poeticis of the dialogue Actius, whose composition occupied Pontano in the same period of time in which he devoted himself to the revision of his poetic works. The theory and practice of poetic writing could have undergone in those years the same osmotic process that affected – as has already been demonstrated – the theory and practice of historical writing during the composition of the part de lege historiae of the same dialogue Actius and the contemporary final revision of the De bello Neapolitano.