Alfonso Gatto inviato alle grandi corse a tappe di ciclismo. Un ruolo in apparenza atipico per il poeta salernitano, chiamato a raccontare la società italiana del Secondo dopoguerra prima per L’Unità e poi per Il Giornale del Mattino. Il poeta ascolta, osserva, racconta un’Italia che rinasce. Si entusiasma per imprese sportive che hanno del leggendario. Si ferma a dialogare con meccanici, passanti, sindaci, locandiere, parenti dei corridori. Produce un diorama del mondo circostante, svolgendo un mestiere che ricorda quello dell’antropologo: una sorta di Lévy-Strauss ingaggiato da un quotidiano per tre settimane in punta di penna.
Alfonso Gatto / Cerulo, Massimo. - (2022), pp. 1-122.
Alfonso Gatto
Massimo Cerulo
2022
Abstract
Alfonso Gatto inviato alle grandi corse a tappe di ciclismo. Un ruolo in apparenza atipico per il poeta salernitano, chiamato a raccontare la società italiana del Secondo dopoguerra prima per L’Unità e poi per Il Giornale del Mattino. Il poeta ascolta, osserva, racconta un’Italia che rinasce. Si entusiasma per imprese sportive che hanno del leggendario. Si ferma a dialogare con meccanici, passanti, sindaci, locandiere, parenti dei corridori. Produce un diorama del mondo circostante, svolgendo un mestiere che ricorda quello dell’antropologo: una sorta di Lévy-Strauss ingaggiato da un quotidiano per tre settimane in punta di penna.File | Dimensione | Formato | |
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