Lo spostamento urbano orientato a superare dislivelli, salti di quota e singolarità orografiche presenti all’interno delle città, in particolare quelle collinari, riveste notevole interesse nell’analisi del rapporto fra mobilità e governo delle trasformazioni urbane in quanto investe una considerevole serie di fattori fisico/funzionali in grado di produrre impatti ed esternalità che, se ben governate, possono innescare processi di decongestionamento, sviluppo sostenibile e promozione turistica della città. L’articolo muove dalla considerazione del trasporto urbano sospeso a mezzo funi (funivie) come una possibile, effettiva alternativa per lo spostamento collettivo fra ambiti diversi della città, in particolare in quelle città caratterizzate da singolarità geomorfologiche e/o idrografiche del territorio che si prestano ad essere ‘superate’ da sistemi di mobilità in quota. Tali peculiarità, in molti contesti urbani internazionali, contribuiscono inoltre ad incrementarne l’amenità e, come in molti casi italiani, il fascino urbano. Lo spostamento funiviario diviene quindi: efficace sistema di trasporto urbano fra luoghi della città, spesso posti a quote diverse e per i quali sussiste una minore accessibilità per via terrestre, ed al contempo, affascinante mezzo per la mobilità turistica che trova, nella possibilità di osservare la città dall’alto (muovendosi su di essa), una delle attrattive di maggiore interesse. Tale interessante convergenza funzionale è stata più volte messa in evidenza negli studi svolti su questa modalità trasportistica che nel passato era considerata una delle reali possibilità per lo spostamento urbano. Molte sono le città connotate da tale tipologia di mobilità ed all’interno delle quali sono già presenti sistemi di risalita, collegamento obliquo (o in quota) fra parti della città assicurati da sistemi di funivie urbane, funicolari, scale mobili, tapis roulant, etc. Un approfondimento viene inoltre fornito relativamente agli impianti a fune, attualmente in esercizio in molte città del mondo, che evidenziano l’efficacia delle soluzioni di mobilità in quota, anche non necessariamente destinate alla risalita, adottate in contesti metropolitani extra-europei già dagli anni ‘70. Inoltre uno specifico focus riguarda gli impianti attualmente dismessi di Torino e Napoli e possibili prospettive di recupero in un nuovo sistema di mobilità urbana. Per la città di Napoli viene analizzato il nuovo progetto per un impianto funiviario fra il museo Archeologico, che si trova all'interno del centro storico, e quello di Capodimonte, che è ubicato sulla collina omonima, all'interno della ben nota area del palazzo reale. Infine vengono descritte due nuove proposte di funivie urbane riguardanti le città di Roma e Milano. Per le due più grandi città italiane, esistono due interessanti proposte; nel caso di Milano, si pensa ad una linea a diversi segmenti per collegare aree lungo un percorso che include svincoli e stazioni nei principali nodi urbani, a partire dall'aeroporto. Nel caso di Roma il "link" funiviario supera il fiume Tevere e collega i due grandi quartieri dell’EUR e della Magliana, storicamente divisi dalla barriera fluviale.

La città dal filo. Il trasporto a fune per la mobilità urbana / Fistola, R. - In: TEMA. - ISSN 1970-9870. - 3:(2010), pp. 97-106. [10.6092/1970-9870/152]

La città dal filo. Il trasporto a fune per la mobilità urbana

FISTOLA R
2010

Abstract

Lo spostamento urbano orientato a superare dislivelli, salti di quota e singolarità orografiche presenti all’interno delle città, in particolare quelle collinari, riveste notevole interesse nell’analisi del rapporto fra mobilità e governo delle trasformazioni urbane in quanto investe una considerevole serie di fattori fisico/funzionali in grado di produrre impatti ed esternalità che, se ben governate, possono innescare processi di decongestionamento, sviluppo sostenibile e promozione turistica della città. L’articolo muove dalla considerazione del trasporto urbano sospeso a mezzo funi (funivie) come una possibile, effettiva alternativa per lo spostamento collettivo fra ambiti diversi della città, in particolare in quelle città caratterizzate da singolarità geomorfologiche e/o idrografiche del territorio che si prestano ad essere ‘superate’ da sistemi di mobilità in quota. Tali peculiarità, in molti contesti urbani internazionali, contribuiscono inoltre ad incrementarne l’amenità e, come in molti casi italiani, il fascino urbano. Lo spostamento funiviario diviene quindi: efficace sistema di trasporto urbano fra luoghi della città, spesso posti a quote diverse e per i quali sussiste una minore accessibilità per via terrestre, ed al contempo, affascinante mezzo per la mobilità turistica che trova, nella possibilità di osservare la città dall’alto (muovendosi su di essa), una delle attrattive di maggiore interesse. Tale interessante convergenza funzionale è stata più volte messa in evidenza negli studi svolti su questa modalità trasportistica che nel passato era considerata una delle reali possibilità per lo spostamento urbano. Molte sono le città connotate da tale tipologia di mobilità ed all’interno delle quali sono già presenti sistemi di risalita, collegamento obliquo (o in quota) fra parti della città assicurati da sistemi di funivie urbane, funicolari, scale mobili, tapis roulant, etc. Un approfondimento viene inoltre fornito relativamente agli impianti a fune, attualmente in esercizio in molte città del mondo, che evidenziano l’efficacia delle soluzioni di mobilità in quota, anche non necessariamente destinate alla risalita, adottate in contesti metropolitani extra-europei già dagli anni ‘70. Inoltre uno specifico focus riguarda gli impianti attualmente dismessi di Torino e Napoli e possibili prospettive di recupero in un nuovo sistema di mobilità urbana. Per la città di Napoli viene analizzato il nuovo progetto per un impianto funiviario fra il museo Archeologico, che si trova all'interno del centro storico, e quello di Capodimonte, che è ubicato sulla collina omonima, all'interno della ben nota area del palazzo reale. Infine vengono descritte due nuove proposte di funivie urbane riguardanti le città di Roma e Milano. Per le due più grandi città italiane, esistono due interessanti proposte; nel caso di Milano, si pensa ad una linea a diversi segmenti per collegare aree lungo un percorso che include svincoli e stazioni nei principali nodi urbani, a partire dall'aeroporto. Nel caso di Roma il "link" funiviario supera il fiume Tevere e collega i due grandi quartieri dell’EUR e della Magliana, storicamente divisi dalla barriera fluviale.
2010
La città dal filo. Il trasporto a fune per la mobilità urbana / Fistola, R. - In: TEMA. - ISSN 1970-9870. - 3:(2010), pp. 97-106. [10.6092/1970-9870/152]
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