Questa monografia è dedicata all’attrice che, più di ogni altra, è entrata nell’immaginario degli italiani: Eleonora Duse. Più volte, negli anni della sua carriera mondiale, i vigevanesi dovettero confrontarsi con l’aneddoto “divistico” della sua nascita in treno. E il treno – non a caso – divenne metafora ed emblema della vita nomade condotta da Eleonora sin dalla più tenera infanzia, poiché figlia e nipote di attori che fecero parte di quelle compagnie itineranti che per tutto l’800 svolsero un importante ruolo culturale e sociale nell’ambito della provincia. La Duse privilegiò il treno per le sue numerose tournée europee, fra cui spicca per importanza la Russia: qui, grazie ai colloqui con la giornalista Noemi Carelli D’Agostini – di cui è riportato un intenso ricordo epistolare inedito – ella cominciò a considerare con occhi diversi il romanzo dannunziano 'Il Fuoco', che tanto l’aveva fatta soffrire. Vigevano dovette ufficialmente smentire la nascita in treno della Duse anche nel momento del rientro in scena nel 1921 e nell’aprile 1924, quando la notizia della sua morte a Pittsburgh fece subito il giro del mondo, e la sua figura di artista entrò nella leggenda. Il volume si basa su una approfondita ricerca d’archivio e si avvale della postfazione di Alessandro Olschki, arricchita da materiali inediti e rari attestanti i rapporti tra Casa Olschki e D’Annunzio (autografi, telegrammi ecc.).

UN TRENO PER ELEONORA DUSE. NEL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA (VIGEVANO, 3 OTTOBRE 1858-2008) / Pagani, M. - (2008).

UN TRENO PER ELEONORA DUSE. NEL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA (VIGEVANO, 3 OTTOBRE 1858-2008)

PAGANI M
2008

Abstract

Questa monografia è dedicata all’attrice che, più di ogni altra, è entrata nell’immaginario degli italiani: Eleonora Duse. Più volte, negli anni della sua carriera mondiale, i vigevanesi dovettero confrontarsi con l’aneddoto “divistico” della sua nascita in treno. E il treno – non a caso – divenne metafora ed emblema della vita nomade condotta da Eleonora sin dalla più tenera infanzia, poiché figlia e nipote di attori che fecero parte di quelle compagnie itineranti che per tutto l’800 svolsero un importante ruolo culturale e sociale nell’ambito della provincia. La Duse privilegiò il treno per le sue numerose tournée europee, fra cui spicca per importanza la Russia: qui, grazie ai colloqui con la giornalista Noemi Carelli D’Agostini – di cui è riportato un intenso ricordo epistolare inedito – ella cominciò a considerare con occhi diversi il romanzo dannunziano 'Il Fuoco', che tanto l’aveva fatta soffrire. Vigevano dovette ufficialmente smentire la nascita in treno della Duse anche nel momento del rientro in scena nel 1921 e nell’aprile 1924, quando la notizia della sua morte a Pittsburgh fece subito il giro del mondo, e la sua figura di artista entrò nella leggenda. Il volume si basa su una approfondita ricerca d’archivio e si avvale della postfazione di Alessandro Olschki, arricchita da materiali inediti e rari attestanti i rapporti tra Casa Olschki e D’Annunzio (autografi, telegrammi ecc.).
2008
978-88-95873-06-0
UN TRENO PER ELEONORA DUSE. NEL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA (VIGEVANO, 3 OTTOBRE 1858-2008) / Pagani, M. - (2008).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/907190
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