La presentazione di alcune premesse teoriche e metodologiche del progetto di ricerca B-ROAD vuole fornire un contributo al dibattito sul progetto urbano con specifico riferimento alla città del XXI secolo. B-ROAD intende produrre scenari pilota di trasformazione sostenibile di spazi residuali generati dalla presenza di infrastrutture urbane, convertendoli da rifiuto a risorsa, in linea con i principi dell’urban mining, della circular economy e del contenimento del consumo di suolo. Il dominio di investigazione della ricerca è costituito da lacerti di spazio urbano che si trovano al di sotto di infrastrutture e che sono difficilmente descrivibili attraverso i tradizionali strumenti dell’analisi urbana, fondati sulla lettura delle relazioni tra orografia, poli, tracciati, tessuto urbano, tipi edilizi. Già a partire dagli anni Settanta, diversi autori rilevano che dette relazioni, ben individuabili nella città compatta, possono perdere forza, fino a essere irrintracciabili in contesti in cui gli elementi variabili che danno luogo al fenomeno urbano non sembrano più essere in alcun rapporto dialettico. All’interno di questo scenario, le grandi reti infrastrutturali diventano elementi particolarmente significativi. Gli spazi B-ROAD sono emblematici dello scollamento dell’infrastruttura rispetto all’ordine classico della composizione urbana, caratterizzato dalla concinnitas tra tracciati, polarità, morfologia dei tessuti e tipi edilizi. Affrontare il progetto di questi spazi non è questione che può essere rimandata perché essi sono parte integrante e considerevole della città del XXI secolo, per dimensioni, estensione, posizione, dinamiche urbane, aspetti culturali, sociali ed economici. Perché questi spazi possano essere annoverati nel dominio dell’architettura e della città, è necessario innescare un processo di accreditamento che consenta di accoglierli nell’immaginario collettivo come forme e spazi nei quali gli individui e la collettività possano riconoscersi. È dunque necessario affrontarli, attrezzati con tutto lo strumentario della composizione architettonica, per ricomporre questi spazi in scenari desiderabili per la collettività, obiettivo questo del progetto B-ROAD. Presenting here some theoretical and methodological fundamentals of the research project B-ROAD aims to provide an original contribution to the debate on urban design, with a special focus on the 21st-century city. B-ROAD aims to develop pilot scenarios for the sustainable transformation of urban infrastructure residual space, converting it from waste to resource, in compliance with the principles of urban mining, circular economy and stemming of soil sealing. The scope of this research project consists of scraps of urban space, which are located below infrastructural lines and cannot be easily explained through the traditional tools of urban studies, based on the description of the relationships between orography, landmarks, routes, tracks, urban fabric, and building types. Starting from the 1970s, several authors have pointed out that these relationships, which are easily detectable within the well-established town, can lose strength, to the point of being untraceable in contexts where the variable elements that make up urban phenomena no longer seem to establish any mutual dialectical relationship. Within this framework, large infrastructural networks play a significant role. B-ROAD space is emblematic of the detachment of infrastructure from the classical order of the urban composition, which stands in the concinnitas between layouts, cruxes, the morphology of urban fabric and building types. The design of this kind of space is not a question that can be postponed, since it is an intrinsic and considerable part of the 21st-century city, in terms of size, extension, position, urban dynamics, as well as of cultural, social, and economic issues. To include these spaces in the realm of city and architecture, a process of acknowledgement is required. This process is meant to embrace them in the collective imaginary as shapes and spaces in which people and communities can mirror themselves. Therefore, we need all the tools of architectural design to achieve the purpose of B-ROAD research project, i.e. redesigning these spaces to produce desirable scenarios for our communities.

Sotto la strada. Casi limite di morfologia urbana / Below the road. Borderline cases in urban morphology / Spera, Raffaele; Stendardo, Luigi. - In: U+D, URBANFORM AND DESIGN. - ISSN 2384-9207. - 17/18(2022), pp. 190-195. [10.48255/2384-9207.UD.17-18.2022.26]

Sotto la strada. Casi limite di morfologia urbana / Below the road. Borderline cases in urban morphology

Spera Raffaele;Stendardo Luigi
2022

Abstract

La presentazione di alcune premesse teoriche e metodologiche del progetto di ricerca B-ROAD vuole fornire un contributo al dibattito sul progetto urbano con specifico riferimento alla città del XXI secolo. B-ROAD intende produrre scenari pilota di trasformazione sostenibile di spazi residuali generati dalla presenza di infrastrutture urbane, convertendoli da rifiuto a risorsa, in linea con i principi dell’urban mining, della circular economy e del contenimento del consumo di suolo. Il dominio di investigazione della ricerca è costituito da lacerti di spazio urbano che si trovano al di sotto di infrastrutture e che sono difficilmente descrivibili attraverso i tradizionali strumenti dell’analisi urbana, fondati sulla lettura delle relazioni tra orografia, poli, tracciati, tessuto urbano, tipi edilizi. Già a partire dagli anni Settanta, diversi autori rilevano che dette relazioni, ben individuabili nella città compatta, possono perdere forza, fino a essere irrintracciabili in contesti in cui gli elementi variabili che danno luogo al fenomeno urbano non sembrano più essere in alcun rapporto dialettico. All’interno di questo scenario, le grandi reti infrastrutturali diventano elementi particolarmente significativi. Gli spazi B-ROAD sono emblematici dello scollamento dell’infrastruttura rispetto all’ordine classico della composizione urbana, caratterizzato dalla concinnitas tra tracciati, polarità, morfologia dei tessuti e tipi edilizi. Affrontare il progetto di questi spazi non è questione che può essere rimandata perché essi sono parte integrante e considerevole della città del XXI secolo, per dimensioni, estensione, posizione, dinamiche urbane, aspetti culturali, sociali ed economici. Perché questi spazi possano essere annoverati nel dominio dell’architettura e della città, è necessario innescare un processo di accreditamento che consenta di accoglierli nell’immaginario collettivo come forme e spazi nei quali gli individui e la collettività possano riconoscersi. È dunque necessario affrontarli, attrezzati con tutto lo strumentario della composizione architettonica, per ricomporre questi spazi in scenari desiderabili per la collettività, obiettivo questo del progetto B-ROAD. Presenting here some theoretical and methodological fundamentals of the research project B-ROAD aims to provide an original contribution to the debate on urban design, with a special focus on the 21st-century city. B-ROAD aims to develop pilot scenarios for the sustainable transformation of urban infrastructure residual space, converting it from waste to resource, in compliance with the principles of urban mining, circular economy and stemming of soil sealing. The scope of this research project consists of scraps of urban space, which are located below infrastructural lines and cannot be easily explained through the traditional tools of urban studies, based on the description of the relationships between orography, landmarks, routes, tracks, urban fabric, and building types. Starting from the 1970s, several authors have pointed out that these relationships, which are easily detectable within the well-established town, can lose strength, to the point of being untraceable in contexts where the variable elements that make up urban phenomena no longer seem to establish any mutual dialectical relationship. Within this framework, large infrastructural networks play a significant role. B-ROAD space is emblematic of the detachment of infrastructure from the classical order of the urban composition, which stands in the concinnitas between layouts, cruxes, the morphology of urban fabric and building types. The design of this kind of space is not a question that can be postponed, since it is an intrinsic and considerable part of the 21st-century city, in terms of size, extension, position, urban dynamics, as well as of cultural, social, and economic issues. To include these spaces in the realm of city and architecture, a process of acknowledgement is required. This process is meant to embrace them in the collective imaginary as shapes and spaces in which people and communities can mirror themselves. Therefore, we need all the tools of architectural design to achieve the purpose of B-ROAD research project, i.e. redesigning these spaces to produce desirable scenarios for our communities.
2022
Sotto la strada. Casi limite di morfologia urbana / Below the road. Borderline cases in urban morphology / Spera, Raffaele; Stendardo, Luigi. - In: U+D, URBANFORM AND DESIGN. - ISSN 2384-9207. - 17/18(2022), pp. 190-195. [10.48255/2384-9207.UD.17-18.2022.26]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/905643
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