Nella web page dedicata, il New European Bauhaus è descritto come «a creative and interdisciplinary initiative, convening a space of encounter to design future ways of living, situated at the crossroads between art, culture, social inclusion, science and technology. It brings the Green Deal to our living places and calls for a collective effort to imagine and build a future that is sustainable, inclusive and beautiful for our minds and for our souls». Attraverso poche parole, la Commissione Europea definisce il New European Bauhaus (il documento programmatico che collega il Green Deal europeo ai nostri spazi ed esperienze di vita) come uno spazio di incontro convocato per progettare future ways of living che siano di carattere interdisciplinare e la cui azione si esplichi attraverso uno sforzo collettivo finalizzato a costruire un futuro sostenibile, inclusivo e bello. Il documento sembra non prendere in considerazione possibilità di progettare spazi futuri se non attraverso un processo creativo comunitario ed interdisciplinare, capace di costruire allo stesso tempo la “domanda” – come e quali saranno i futuri modi di vivere – e la “risposta” in termini di spazio fisico e culturale. Rispetto a questo cambiamento di paradigma, il paper si propone di indagare se e come rinnovare il ruolo che l’architettura può assumere in riferimento alle sollecitazioni ed alle spinte programmatiche proposte dalla Commissione Europea in particolare rispetto al tema del “bello”, che nelle previsioni del New European Bauhaus dovrà essere una delle categorie caratterizzanti del prossimo futuro.
“Architetture di passaggio”. Il ruolo dell’architettura in un presente in rapida trasformazione / Giammetti, Mariateresa. - (2022), pp. 394-399. (Intervento presentato al convegno TRANSIZIONI L’avvenire della didattica e della ricerca per il progetto di architettura tenutosi a Cagliari nel Novembre 2022).
“Architetture di passaggio”. Il ruolo dell’architettura in un presente in rapida trasformazione
Mariateresa Giammetti
2022
Abstract
Nella web page dedicata, il New European Bauhaus è descritto come «a creative and interdisciplinary initiative, convening a space of encounter to design future ways of living, situated at the crossroads between art, culture, social inclusion, science and technology. It brings the Green Deal to our living places and calls for a collective effort to imagine and build a future that is sustainable, inclusive and beautiful for our minds and for our souls». Attraverso poche parole, la Commissione Europea definisce il New European Bauhaus (il documento programmatico che collega il Green Deal europeo ai nostri spazi ed esperienze di vita) come uno spazio di incontro convocato per progettare future ways of living che siano di carattere interdisciplinare e la cui azione si esplichi attraverso uno sforzo collettivo finalizzato a costruire un futuro sostenibile, inclusivo e bello. Il documento sembra non prendere in considerazione possibilità di progettare spazi futuri se non attraverso un processo creativo comunitario ed interdisciplinare, capace di costruire allo stesso tempo la “domanda” – come e quali saranno i futuri modi di vivere – e la “risposta” in termini di spazio fisico e culturale. Rispetto a questo cambiamento di paradigma, il paper si propone di indagare se e come rinnovare il ruolo che l’architettura può assumere in riferimento alle sollecitazioni ed alle spinte programmatiche proposte dalla Commissione Europea in particolare rispetto al tema del “bello”, che nelle previsioni del New European Bauhaus dovrà essere una delle categorie caratterizzanti del prossimo futuro.File | Dimensione | Formato | |
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