Brazil, film assieme drammatico e grottesco, in cui il regista Terry Gilliam nel 1985 raccontò la deriva autoritaria di uno stato iperburocratico, collocato “da qualche parte nel ventesimo secolo”, una delle prime scene apre da una caotica sala di un ufficio del Ministero dell’Informazione, che offre la sintesi di quella inquietante prospettiva tecno-autoritaria posta al centro dell’intera narrazione. Il film utilizza lo spazio dell’ufficio come metafora dello stato di polizia con cui i protagonisti del film devono quotidianamente misurarsi, districandosi tra mille peripezie e stratagemmi di piccola sopravvivenza. Alienazione e vessazione hanno avuto, lungo tutto il secolo scorso, nella fabbrica, come nell’ufficio, l’organizzazione spaziale meglio riuscita e più diffusa. La meccanizzazione delle mansioni d’ufficio fornì l’occasione per la affermazione di una nuova forma di controllo autoritario del lavoro, perfettamente simmetrica a quella dell’industria. Il modello organizzativo tayloristico sovrapponeva ufficio e fabbrica, attraverso l’adozione di un analogo modello di sfruttamento, esercitato attraverso la scansione dei tempi del lavoro. Gli spazi assegnati al lavoro d’ufficio nei grandi centri direzionali erano organizzati attraverso l’allineamento in serie dei banchi di lavoro, come in una catena di montaggio, all’interno di ambienti che anche acusticamente, per il frastuono generato dal ticchettio di decine di macchine da scrivere al lavoro contemporaneamente, rimandavano a quelli della fabbrica. Ciò che nella struttura organizzativa, e conseguentemente in quella spaziale, distingueva sostanzialmente l’operaio dall’impiegato era la diversa prospettiva sociale. Gli operai erano tutti uguali, mentre il lavoro impiegatizio era fomentato dal traguardo di un salto gerarchico.

Workspace from Hierarchy to Sharing / Lo spazio del lavoro dalla gerarchia alla condivisione / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°183 anno XXXIII 2022 luglio/agosto,(2022), pp. II-V.

Workspace from Hierarchy to Sharing / Lo spazio del lavoro dalla gerarchia alla condivisione

Alfonso Morone
2022

Abstract

Brazil, film assieme drammatico e grottesco, in cui il regista Terry Gilliam nel 1985 raccontò la deriva autoritaria di uno stato iperburocratico, collocato “da qualche parte nel ventesimo secolo”, una delle prime scene apre da una caotica sala di un ufficio del Ministero dell’Informazione, che offre la sintesi di quella inquietante prospettiva tecno-autoritaria posta al centro dell’intera narrazione. Il film utilizza lo spazio dell’ufficio come metafora dello stato di polizia con cui i protagonisti del film devono quotidianamente misurarsi, districandosi tra mille peripezie e stratagemmi di piccola sopravvivenza. Alienazione e vessazione hanno avuto, lungo tutto il secolo scorso, nella fabbrica, come nell’ufficio, l’organizzazione spaziale meglio riuscita e più diffusa. La meccanizzazione delle mansioni d’ufficio fornì l’occasione per la affermazione di una nuova forma di controllo autoritario del lavoro, perfettamente simmetrica a quella dell’industria. Il modello organizzativo tayloristico sovrapponeva ufficio e fabbrica, attraverso l’adozione di un analogo modello di sfruttamento, esercitato attraverso la scansione dei tempi del lavoro. Gli spazi assegnati al lavoro d’ufficio nei grandi centri direzionali erano organizzati attraverso l’allineamento in serie dei banchi di lavoro, come in una catena di montaggio, all’interno di ambienti che anche acusticamente, per il frastuono generato dal ticchettio di decine di macchine da scrivere al lavoro contemporaneamente, rimandavano a quelli della fabbrica. Ciò che nella struttura organizzativa, e conseguentemente in quella spaziale, distingueva sostanzialmente l’operaio dall’impiegato era la diversa prospettiva sociale. Gli operai erano tutti uguali, mentre il lavoro impiegatizio era fomentato dal traguardo di un salto gerarchico.
2022
Workspace from Hierarchy to Sharing / Lo spazio del lavoro dalla gerarchia alla condivisione / Morone, Alfonso. - In: AREA. - ISSN 0394-0055. - n.°183 anno XXXIII 2022 luglio/agosto,(2022), pp. II-V.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/891740
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact