Il contributo ha ad oggetto la disciplina in materia di lavoro a distanza varata nel periodo di emergenza epidemiologica da coronavirus-Covid 19, evidenziandone le differenze più significative rispetto al lavoro agile di cui alla legge n. 81/2017. Ciò allo scopo di verificare se si possa parlare a pieno titolo di smart working, svolto con le caratteristiche previste dalla legge citata, o se esso debba, invece, essere qualificato come lavoro da remoto, prestato con modalità e finalità diverse da quelle proprie del lavoro agile.
Il lavoro agile alla prova dell'emergenza sanitaria: quel che resta dello smart working / Lamberti, M.. - In: BIBELOT. - ISSN 1723-3410. - 3(2020), pp. 1-6.
Il lavoro agile alla prova dell'emergenza sanitaria: quel che resta dello smart working
M. Lamberti
2020
Abstract
Il contributo ha ad oggetto la disciplina in materia di lavoro a distanza varata nel periodo di emergenza epidemiologica da coronavirus-Covid 19, evidenziandone le differenze più significative rispetto al lavoro agile di cui alla legge n. 81/2017. Ciò allo scopo di verificare se si possa parlare a pieno titolo di smart working, svolto con le caratteristiche previste dalla legge citata, o se esso debba, invece, essere qualificato come lavoro da remoto, prestato con modalità e finalità diverse da quelle proprie del lavoro agile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.