A quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della Riforma del diritto di famiglia, la comunione legale continua a sollevare molteplici incertezze legate, soprattutto, alla individuazione delle attività suscettibili di inclusione nell’alveo della comunione, nel quale si innesta l’acquisto delle partecipazioni sociali. Il tessuto normativo del 1975 non è stato di grosso giovamento, anche se sulle disposizioni del diritto di famiglia è intervenuto un notevole lavoro esegetico, in parte ostacolato dal linguaggio legislativo spesso impreciso e compendioso. In particolare, la mancanza di previsione normativa, in relazione alla sorte delle partecipazioni sociali da acquistare, ostacola l’operatività della comunione stessa e legittima forzature interpretative giustificate dall’esigenza di un risultato da perseguire. Il silenzio del legislatore della Riforma ha comportato notevoli difficoltà ermeneutiche, tenuto conto dell’esigenza di coordinare due diverse discipline: il diritto societario e la comunione legale. L’operatività dipende dalla qualificazione della quota sociale e dal tipo di società cui essa afferisce, con conseguente inapplicabilità del meccanismo acquisitivo ex lege, ai sensi dell’art 177, lett. a), c.c., per quelle che sono espressione di una posizione strettamente personale.
Il sistema degli acquisti nella comunione legale e le partecipazioni societarie / Scotti, R. - (2014), pp. 1-276.
Il sistema degli acquisti nella comunione legale e le partecipazioni societarie
Scotti R
2014
Abstract
A quasi quarant’anni dall’entrata in vigore della Riforma del diritto di famiglia, la comunione legale continua a sollevare molteplici incertezze legate, soprattutto, alla individuazione delle attività suscettibili di inclusione nell’alveo della comunione, nel quale si innesta l’acquisto delle partecipazioni sociali. Il tessuto normativo del 1975 non è stato di grosso giovamento, anche se sulle disposizioni del diritto di famiglia è intervenuto un notevole lavoro esegetico, in parte ostacolato dal linguaggio legislativo spesso impreciso e compendioso. In particolare, la mancanza di previsione normativa, in relazione alla sorte delle partecipazioni sociali da acquistare, ostacola l’operatività della comunione stessa e legittima forzature interpretative giustificate dall’esigenza di un risultato da perseguire. Il silenzio del legislatore della Riforma ha comportato notevoli difficoltà ermeneutiche, tenuto conto dell’esigenza di coordinare due diverse discipline: il diritto societario e la comunione legale. L’operatività dipende dalla qualificazione della quota sociale e dal tipo di società cui essa afferisce, con conseguente inapplicabilità del meccanismo acquisitivo ex lege, ai sensi dell’art 177, lett. a), c.c., per quelle che sono espressione di una posizione strettamente personale.| File | Dimensione | Formato | |
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