LIMITI ALLA POTESTÀ DI AZIONE DEL LEGISLATORE TRIBUTARIO NAZIONALE, POTERI DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE E RUOLO DEI COMITATI CONSULTIVI PER I TRIBUTI ARMONIZZATI. IL CASO ITALIANO DELL’ESENZIONE ACCISE A FAVORE DEL CARBURANTE PER IMBARCAZIONI DA DIPORTO

Una pronuncia della Corte di giustizia Europea in tema di accise sui prodotti energetici fornisce lo spunto per una riflessione sui limiti che il diritto dell’Unione impone al legislatore tributario nazionale negli ambiti oggetto di armonizzazione ed evidenzia la necessità di una modifica delle norme sovranazionali con il rafforzamento dei poteri della Commissione Europea in tale contesto. Secondo tale pronuncia, l’esenzione dalle accise sui carburanti di cui all’art. 14.1 della direttiva per i noleggi di imbarcazioni da diporto presuppone non solo la stipula di un contratto di noleggio per finalità commerciale, ma anche l’effettiva utilizzazione dello stesso per la suddetta finalità. L’impatto di questa pronuncia sulla normativa italiana presuppone la necessità di contemperare le esigenze del recupero del gettito non riscosso con quelle di tutela del legittimo affidamento e della certezza del diritto per il contribuente. Tale contemperamento deve altresì tenere conto per il futuro del Green Deal e della sua più recente espressione del “Fit for 55%”, come richiamati nella bozza di legge di delega fiscale n. 39 del 5 ottobre 2021.