Il privilegio del promissario acquirente versus le ipoteche iscritte prima della trascrizione del preliminare

Il lavoro sottopone a revisione critica un recente orientamento a Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione il quale, sostenendo la posizione degli istituti di credito, ha affermato che il privilegio speciale immobiliare che assiste i crediti del promissario acquirente derivanti dalla mancata esecuzione del contratto preliminare trascritto, essendo subordinato ad una particolare forma di pubblicità costitutiva, è sottratto alla regola generale della prevalenza del privilegio sull’ipoteca sancita dall’art. 2748, comma 2, c.c., mentre il rapporto tra le clausole di prelazione va definito applicando i princípi generali in materia di pubblicità degli atti. Alla luce dell’attuale interpretazione proposta ci si interroga se, in merito all’applicabilità della normativa in materia di opponibilità per la definizione dei rapporti tra cause legittime di prelazione, abbia ancora senso la distinzione tra privilegi immobiliari iscrizionali e ipoteche.