Nel perseguimento di un’idea di città sana, di cui la pandemia da Covid 19 ne ha amplificato la richiesta, la pianificazione del verde diventa un elemento di centralità della nostra disciplina. La pandemia ha messo in luce il grande beneficio che il verde urbano può apportare alla vita quotidiana: parchi, giardini e, più in generale, piante e alberi negli spazi delle città contribuiscono a migliorare significativamente la salute e il benessere psico-fisico dei cittadini, oltre che la qualità degli spazi in cui viviamo. Infrastrutture verdi per trasformarsi in una città sana oltre che per contrastare i cambiamenti climatici. La rete di spazi multifunzionali verdi già si stava evolvendo includendo, - oltre i parchi, giardini storici, aree verdi pubbliche attrezzate, zone boschive e aree verdi residenziali, scolastiche e commerciali, orti urbani - le piazze d’acqua, il de-paving, la forestazione urbana e le healty street. La pianificazione del verde resta un passo indietro. Le Linee guida per il governo sostenibile del verde urbano del 2017, redatte per implementare la Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, prefigurano la necessità di affidare ad uno strumento dedicato - quale il volontario Piano del Verde - questo compito. C’è, però, fortemente bisogno che la cultura urbanistica rivendichi questa funzione soprattutto nell’ambito della pianificazione comunale ordinaria, la più comprensiva per una corretta costruzione di città sana. L’obbligatorietà della pianificazione del verde nella strumentazione urbanistica comunale ordinaria oggi non può essere più messa in discussione. Il censimento del verde, un’attenta ricognizione dello stesso in tutte le sue variegate articolazioni funzionali (oggi ci si affida per questa analisi agli strumenti gis che consentono di geolocalizzare tutti i tipi di vegetazione e di conoscerne le qualità di conservazione), il suo Regolamento ed il piano di gestione sono tutte azioni e strumenti che permettono di attivare politiche di valorizzazione di una risorsa che oltre a rendere più vivibili le città, necessarie per aumentare la resilienza dei territori utili sia a contrastare i cambiamenti climatici che a rendere più sane le nostre città. La gestione non rappresenta un momento secondario rispetto alla pianificazione ma è il momento dell’implementazione e per questo importantissimo. Tema rilanciato dal recente Convegno del 12 ottobre del “Libro bianco del verde” come sfida e occasione “Per un Neorinascimento della cura e della gestione del verde”, fortemente voluto, proprio a seguito della pandemia, da Confagricoltura e Assoverde, supportati da un autorevole Comitato tecnico-scientifico finalizzato a rilanciare il settore del verde in Italia con l’obiettivo di renderlo protagonista di scelte politiche concrete, oltre che necessarie.

La pianificazione del verde? Oggi più che mai necessaria per una città sana / Coppola, Emanuela. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 2239-4222. - 298-299:(2021), pp. 11-13.

La pianificazione del verde? Oggi più che mai necessaria per una città sana

Coppola, Emanuela
2021

Abstract

Nel perseguimento di un’idea di città sana, di cui la pandemia da Covid 19 ne ha amplificato la richiesta, la pianificazione del verde diventa un elemento di centralità della nostra disciplina. La pandemia ha messo in luce il grande beneficio che il verde urbano può apportare alla vita quotidiana: parchi, giardini e, più in generale, piante e alberi negli spazi delle città contribuiscono a migliorare significativamente la salute e il benessere psico-fisico dei cittadini, oltre che la qualità degli spazi in cui viviamo. Infrastrutture verdi per trasformarsi in una città sana oltre che per contrastare i cambiamenti climatici. La rete di spazi multifunzionali verdi già si stava evolvendo includendo, - oltre i parchi, giardini storici, aree verdi pubbliche attrezzate, zone boschive e aree verdi residenziali, scolastiche e commerciali, orti urbani - le piazze d’acqua, il de-paving, la forestazione urbana e le healty street. La pianificazione del verde resta un passo indietro. Le Linee guida per il governo sostenibile del verde urbano del 2017, redatte per implementare la Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, prefigurano la necessità di affidare ad uno strumento dedicato - quale il volontario Piano del Verde - questo compito. C’è, però, fortemente bisogno che la cultura urbanistica rivendichi questa funzione soprattutto nell’ambito della pianificazione comunale ordinaria, la più comprensiva per una corretta costruzione di città sana. L’obbligatorietà della pianificazione del verde nella strumentazione urbanistica comunale ordinaria oggi non può essere più messa in discussione. Il censimento del verde, un’attenta ricognizione dello stesso in tutte le sue variegate articolazioni funzionali (oggi ci si affida per questa analisi agli strumenti gis che consentono di geolocalizzare tutti i tipi di vegetazione e di conoscerne le qualità di conservazione), il suo Regolamento ed il piano di gestione sono tutte azioni e strumenti che permettono di attivare politiche di valorizzazione di una risorsa che oltre a rendere più vivibili le città, necessarie per aumentare la resilienza dei territori utili sia a contrastare i cambiamenti climatici che a rendere più sane le nostre città. La gestione non rappresenta un momento secondario rispetto alla pianificazione ma è il momento dell’implementazione e per questo importantissimo. Tema rilanciato dal recente Convegno del 12 ottobre del “Libro bianco del verde” come sfida e occasione “Per un Neorinascimento della cura e della gestione del verde”, fortemente voluto, proprio a seguito della pandemia, da Confagricoltura e Assoverde, supportati da un autorevole Comitato tecnico-scientifico finalizzato a rilanciare il settore del verde in Italia con l’obiettivo di renderlo protagonista di scelte politiche concrete, oltre che necessarie.
2021
La pianificazione del verde? Oggi più che mai necessaria per una città sana / Coppola, Emanuela. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 2239-4222. - 298-299:(2021), pp. 11-13.
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