Il saggio intende porre in rilievo alcuni temi kantiani che ricorrono nel pensiero di Jaspers. Il dialogo tra Jaspers e Kant si instaura a partire dalla Psicologia delle visioni del mondo, in Jaspers riflette sulla dottrina delle idee. Dal punto di vista di Jaspers, Kant è il primo filosofo che ragiona attorno alla radicale dicotomia tra soggetto e oggetto. Dunque, l'idea agisce, nel soggetto, come una forza psichica che tende verso l'unità onnicomprensiva. Ma questo sforzo è destinato a rimanere incompiuto. Il fallimento dell'idea mette in luce la struttura antinomica della vita. Il processo vitale è un movimento dialettico tra tendenze opposte: da un lato, vi è la creazione di nuove forme oggettive; dall'altro, vi è la dissoluzione delle stesse. La distruzione evita la stagnazione del dinamismo e la morte dell'idea. L'influenza di Kant sulla filosofia jaspersiana è ancora più evidente in Filosofia, in cui il metodo trascendentale diventa il metodo della trascendenza. Le categorie sono ora funzioni al servizio della trascendenza, di cui il soggetto dispone per oltrepassare l'oggettività. Jaspers assegna alla ragione, e non all'intelletto, il compito di relativizzare. Egli, infatti, rilegge in chiave esistenziale la distinzione kantiana tra intelletto e ragione. In Ragione ed Esistenza, Jaspers teorizza un concetto di ragione, ancora ispirato al modello kantiano, ma individualizzato e storicizzato.
Jaspers e Kant: il pensiero della fenomenicità / Bocchetti, Alessandra. - In: STUDI JASPERSIANI. - ISSN 2283-575X. - VII:(2019), pp. 211-229.
Jaspers e Kant: il pensiero della fenomenicità
Alessandra Bocchetti
2019
Abstract
Il saggio intende porre in rilievo alcuni temi kantiani che ricorrono nel pensiero di Jaspers. Il dialogo tra Jaspers e Kant si instaura a partire dalla Psicologia delle visioni del mondo, in Jaspers riflette sulla dottrina delle idee. Dal punto di vista di Jaspers, Kant è il primo filosofo che ragiona attorno alla radicale dicotomia tra soggetto e oggetto. Dunque, l'idea agisce, nel soggetto, come una forza psichica che tende verso l'unità onnicomprensiva. Ma questo sforzo è destinato a rimanere incompiuto. Il fallimento dell'idea mette in luce la struttura antinomica della vita. Il processo vitale è un movimento dialettico tra tendenze opposte: da un lato, vi è la creazione di nuove forme oggettive; dall'altro, vi è la dissoluzione delle stesse. La distruzione evita la stagnazione del dinamismo e la morte dell'idea. L'influenza di Kant sulla filosofia jaspersiana è ancora più evidente in Filosofia, in cui il metodo trascendentale diventa il metodo della trascendenza. Le categorie sono ora funzioni al servizio della trascendenza, di cui il soggetto dispone per oltrepassare l'oggettività. Jaspers assegna alla ragione, e non all'intelletto, il compito di relativizzare. Egli, infatti, rilegge in chiave esistenziale la distinzione kantiana tra intelletto e ragione. In Ragione ed Esistenza, Jaspers teorizza un concetto di ragione, ancora ispirato al modello kantiano, ma individualizzato e storicizzato.File | Dimensione | Formato | |
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