Hans Jonas: riflessioni etiche e speculazioni teologiche nel pensiero "dopo Auschwitz"

Hans Jonas ha radicalmente modificato la questione della teodicea in questione della giustificazione umana, rifiutando la nozione di un potere divino nella storia. Partendo da un mito speculativo, egli ha dispiegato un processo teogonico e cosmologico per il quale Dio, nel corso dell'evoluzione, si "ritrae" completamente in se stesso, abdicando alla propria onnipotenza, e assoggettando il mondo esclusivamente alla responsabilità umana. Jonas, tuttavia, non intende presentare uno schema alternativo (metafisico o teologico) su Dio, né tenta di dare senso agli eventi della Shoah. Egli, semplicemente, intende comprendere meglio il senso di un Dio conosciuto tradizionalmente come "onnipotente" ma che non può evitare la prova della domanda etica, che ci sfida non solo a cercare conforto in noi stessi, ma a vivere nella speranza (e nella responsabilità) per gli altri.