Il saggio esamina i passaggi che segnano la parabola storica del «comunismo adriatico» tra la fine della seconda guerra mondiale e lo scisma Tito-Stalin del 1948. Dal quadro, riassemblato con largo uso di fonti inedite provenienti da archivi nazionali ed esteri, emerge un movimento comunista in cui le varianti strategiche non solo si intrecciavano, ma spesso erano profondamente influenzate dalla questione nazionale. La figura chiave dei repentini cambi di linea che il «comunismo adriatico» fu costretto a incontrare e, insieme, catalizzatore dei contrasti che dividevano il movimento comunista ben oltre la dimensione regionale, fu Vittorio Vidali. Il saggio dedica molta riflessione alla politica da lui seguita nella zona A del territorio libero di Trieste e alle sue immediate conseguenze per il «comunismo adriatico». The essay examines the passages that mark the historical parable of "Adriatic communism" between the end of the Second World War and the Tito-Stalin schism of 1948. From the painting, reassembled with extensive use of unpublished sources from national and foreign archives, it emerges a communist movement in which strategic variants not only intertwined but were often profoundly influenced by the national question. The key figure in the sudden changes of line that "Adriatic communism" was forced to encounter and, at the same time, catalyst of the conflicts that divided the communist movement far beyond the regional dimension, was Vittorio Vidali. The essay devotes much reflection to the policy he followed in zone A of the free territory of Trieste and its immediate consequences for "Adriatic communism".

La “terra di mezzo” del comunismo adriatico alla vigilia dello scisma fra Stalin e Tito / Karlsen, Patrick. - In: QUALESTORIA. - ISSN 0393-6082. - XLVI:1(2017), pp. 123-138.

La “terra di mezzo” del comunismo adriatico alla vigilia dello scisma fra Stalin e Tito

Patrick Karlsen
2017

Abstract

Il saggio esamina i passaggi che segnano la parabola storica del «comunismo adriatico» tra la fine della seconda guerra mondiale e lo scisma Tito-Stalin del 1948. Dal quadro, riassemblato con largo uso di fonti inedite provenienti da archivi nazionali ed esteri, emerge un movimento comunista in cui le varianti strategiche non solo si intrecciavano, ma spesso erano profondamente influenzate dalla questione nazionale. La figura chiave dei repentini cambi di linea che il «comunismo adriatico» fu costretto a incontrare e, insieme, catalizzatore dei contrasti che dividevano il movimento comunista ben oltre la dimensione regionale, fu Vittorio Vidali. Il saggio dedica molta riflessione alla politica da lui seguita nella zona A del territorio libero di Trieste e alle sue immediate conseguenze per il «comunismo adriatico». The essay examines the passages that mark the historical parable of "Adriatic communism" between the end of the Second World War and the Tito-Stalin schism of 1948. From the painting, reassembled with extensive use of unpublished sources from national and foreign archives, it emerges a communist movement in which strategic variants not only intertwined but were often profoundly influenced by the national question. The key figure in the sudden changes of line that "Adriatic communism" was forced to encounter and, at the same time, catalyst of the conflicts that divided the communist movement far beyond the regional dimension, was Vittorio Vidali. The essay devotes much reflection to the policy he followed in zone A of the free territory of Trieste and its immediate consequences for "Adriatic communism".
2017
La “terra di mezzo” del comunismo adriatico alla vigilia dello scisma fra Stalin e Tito / Karlsen, Patrick. - In: QUALESTORIA. - ISSN 0393-6082. - XLVI:1(2017), pp. 123-138.
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