L’urbanistica ha bisogno di un ciclico rinnovamento disciplinare per rispondere adeguatamente al rinnovarsi della società entro cui agisce. L’ultimo ventennio è stato caratterizzato da modificazioni sostanziali rispetto a nuove questioni di scala urbana e territoriale. In particolare, la nuova questione urbana, analizzata da Bernardo Secchi, si focalizza su tre aspetti tanto critici quanto fondamentali per la città del nuovo millennio, ovvero il climate change, la tematica dell’accessibilità e la sicurezza urbana. A questi avanzamenti teorici, si sommano i cambiamenti procedurali e operativi, nonché l’evoluzione degli stakeholders: ciò porta alla necessità di flessibili percorsi formativi e di più efficaci metodologie didattiche. In ambito professionale, il pianificatore ha da sempre riscontrato ostacoli nel suo operato, anche in relazione ad una presunta rivalità operativa con ingegneri ed architetti. Il riconoscimento ufficiale dell’esercizio lavorativo dell’urbanista è avvenuto sono nel 2001, rinominando l’Ordine degli Architetti in Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Pochi mesi fa, il CNAPPC ha definito un disegno di riforma che pone nuovamente l’architetto in un’ottica generalista, come esperto di tutte le questioni spaziali a qualsiasi scala e in qualsiasi ambito, rendendo di fatto la pianificazione, come altri settori, una specializzazione post laurea da affidarsi agli ordini o all’esperienza sul campo. In paesi esteri, invece, pur esistendo ancora una certa sovrapposizione di abilità con i tradizionali architetti e ingegneri, la figura dell’urbanista e del planner appare essere largamente riconosciuta, sia in ambito professionale, sia all’interno di enti pubblici sia in ottica di consulenze specialistiche anche private. Le competenze di questa figura spaziano dalla pianificazione dei luoghi alla progettazione urbana, dall’analisi territoriale all’applicazione di programmi e politiche che includano la partecipazione sociale e l’impiego dell’information technology e il trattamento dei big data.

Contributi al dibattito sull’insegnamento dell’urbanistica e della pianificazione / Acierno, Antonio. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - 13:2(2020), pp. 11-16. [10.6092.2281/45747567]

Contributi al dibattito sull’insegnamento dell’urbanistica e della pianificazione

ANTONIO ACIERNO
2020

Abstract

L’urbanistica ha bisogno di un ciclico rinnovamento disciplinare per rispondere adeguatamente al rinnovarsi della società entro cui agisce. L’ultimo ventennio è stato caratterizzato da modificazioni sostanziali rispetto a nuove questioni di scala urbana e territoriale. In particolare, la nuova questione urbana, analizzata da Bernardo Secchi, si focalizza su tre aspetti tanto critici quanto fondamentali per la città del nuovo millennio, ovvero il climate change, la tematica dell’accessibilità e la sicurezza urbana. A questi avanzamenti teorici, si sommano i cambiamenti procedurali e operativi, nonché l’evoluzione degli stakeholders: ciò porta alla necessità di flessibili percorsi formativi e di più efficaci metodologie didattiche. In ambito professionale, il pianificatore ha da sempre riscontrato ostacoli nel suo operato, anche in relazione ad una presunta rivalità operativa con ingegneri ed architetti. Il riconoscimento ufficiale dell’esercizio lavorativo dell’urbanista è avvenuto sono nel 2001, rinominando l’Ordine degli Architetti in Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Pochi mesi fa, il CNAPPC ha definito un disegno di riforma che pone nuovamente l’architetto in un’ottica generalista, come esperto di tutte le questioni spaziali a qualsiasi scala e in qualsiasi ambito, rendendo di fatto la pianificazione, come altri settori, una specializzazione post laurea da affidarsi agli ordini o all’esperienza sul campo. In paesi esteri, invece, pur esistendo ancora una certa sovrapposizione di abilità con i tradizionali architetti e ingegneri, la figura dell’urbanista e del planner appare essere largamente riconosciuta, sia in ambito professionale, sia all’interno di enti pubblici sia in ottica di consulenze specialistiche anche private. Le competenze di questa figura spaziano dalla pianificazione dei luoghi alla progettazione urbana, dall’analisi territoriale all’applicazione di programmi e politiche che includano la partecipazione sociale e l’impiego dell’information technology e il trattamento dei big data.
2020
Contributi al dibattito sull’insegnamento dell’urbanistica e della pianificazione / Acierno, Antonio. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - 13:2(2020), pp. 11-16. [10.6092.2281/45747567]
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