La stazione Bayard fu il capolinea della prima tratta ferroviaria costruita sul territorio italiano, nel Regno delle Due Sicilie. L’edificio al capolinea di Napoli venne assunto a simbolo di progresso e avrebbe dovuto essere preservato come un monumento, per evocare eventi storici significativi allo scopo di perpetuarne la memoria in una dimensione atemporale. Incuria e oblio hanno invece destinato i resti della stazione allo stato di rudere, fatiscente e pericolante, la cui facciata principale, celebrata un tempo a livello internazionale nei dipinti di Salvatore Fergola, oggi risulta irriconoscibile lungo il corso Garibaldi, lungo il quale si trovano opere provvisionali di sostegno, manifesti pubblicitari e recinti occasionali, apposti senza alcun riguardo nei confronti del valore architettonico e storico dell’edificio restrostante, al solo fine di garantire la sicurezza dei passanti dagli eventuali crolli. Il 23 ottobre 2017, presso il museo ferroviario di Pietrarsa, si è tenuto un convegno sul tema, organizzato da Alessandra Pagliano e Raffaele Catuogno. La giornata di studi sul tema della stazione Bayard ha visto riuniti allo stesso tavolo, il Comune di Napoli, numerosi studiosi delle Università campane e le diverse componenti di Ferrovie dello Stato per ragionare su possibili soluzioni di recupero della memoria e di valorizzazione dell’antica stazione.
Le stazioni ferroviarie a Napoli nell'800. La Stazione Bayard tra architettura e memoria / Pagliano, Alessandra; Catuogno, Raffaele. - (2020), pp. 1-86.
Le stazioni ferroviarie a Napoli nell'800. La Stazione Bayard tra architettura e memoria.
Alessandra Pagliano
;Raffaele Catuogno
2020
Abstract
La stazione Bayard fu il capolinea della prima tratta ferroviaria costruita sul territorio italiano, nel Regno delle Due Sicilie. L’edificio al capolinea di Napoli venne assunto a simbolo di progresso e avrebbe dovuto essere preservato come un monumento, per evocare eventi storici significativi allo scopo di perpetuarne la memoria in una dimensione atemporale. Incuria e oblio hanno invece destinato i resti della stazione allo stato di rudere, fatiscente e pericolante, la cui facciata principale, celebrata un tempo a livello internazionale nei dipinti di Salvatore Fergola, oggi risulta irriconoscibile lungo il corso Garibaldi, lungo il quale si trovano opere provvisionali di sostegno, manifesti pubblicitari e recinti occasionali, apposti senza alcun riguardo nei confronti del valore architettonico e storico dell’edificio restrostante, al solo fine di garantire la sicurezza dei passanti dagli eventuali crolli. Il 23 ottobre 2017, presso il museo ferroviario di Pietrarsa, si è tenuto un convegno sul tema, organizzato da Alessandra Pagliano e Raffaele Catuogno. La giornata di studi sul tema della stazione Bayard ha visto riuniti allo stesso tavolo, il Comune di Napoli, numerosi studiosi delle Università campane e le diverse componenti di Ferrovie dello Stato per ragionare su possibili soluzioni di recupero della memoria e di valorizzazione dell’antica stazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.