I bambini nel teatro di Shakespeare

Nel teatro di Shakespeare, che si propone nel suo insieme come un’opera/mondo capace di accogliere al suo interno ogni categoria umana ed ogni età della vita, infanti e bambini vantano presenze più fitte di quanto si possa presumere: tutte, per le ragioni che vedremo, funzionali allo sviluppo dell’azione e sapientemente connesse alla caratterizzazione dei personaggi che coi bambini stessi interloquiscono1. Se si procede ad una interrogazione ravvicinata dei testi, si ha modo di rilevare come la loro presenza assecondi due modalità che danno a loro volta forma a due macrocategorie: da un lato, l’infanzia narrata oppure evocata per flashback più o meno estesi; dall’altro, l’infanzia e la prima fanciullezza incarnate sulla scena da figure alle quali l’arte drammaturgica di Shakespeare conferisce la dignità di personaggi a tutto tondo.