Il volume "Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento" concentra l’attenzione sulla storia dei restauri delle architetture del sito archeologico di Paestum con riferimento al periodo compreso tra il secondo Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Vera e propria icona della riscoperta neoclassica dell’architettura dorica, la città antica conserva le tracce di una storia strettamente connessa alle problematiche di tutela e conservazione del patrimonio, che è rimasta a lungo ignorata. Per tale motivo, si è voluto fare luce su una fase, qual è quella considerata, che si è rivelata emblematica per la comprensione degli approcci restaurativi messi in campo ai fini della protezione del palinsesto architettonico e che ha fornito nuovi riscontri per l’evoluzione della scienza della conservazione. L’analisi dell’attivo operato di architetti e funzionari appartenenti alle istituzioni borboniche e, al contempo, la valutazione del coinvolgimento degli ambienti accademici internazionali – di quello francese, in primo luogo – nell’interpretazione e nella comprensione della consistenza materiale dei templi pestani costituiscono, pertanto, il cuore della trattazione. Quest’ultima, attraverso una lettura comparata e trasversale delle fonti storiografiche, iconografiche, bibliografiche e archivistiche, fornisce un contributo inedito per la storia del sito archeologico e, più in generale, per la storia del restauro, in un periodo già caratterizzato da quelle continue sperimentazioni che avrebbero consentito di codificare i principi, i criteri e gli obiettivi del moderno approccio metodologico per la conservazione e la tutela delle preesistenze antiche. The volume "Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento" examines the history of the restorations on the architecture of the Paestum Archaeological site, with reference to the period between the late Eighteenth century and the first half of the Nineteenth century. Icon of the neoclassical rediscovery of the Doric architecture, the ancient city, however, still bears a hidden history – closely connected to the protection and conservation issues raised by its ancient remnants – the traces of which have been for long mostly ignored. For this reason, it seemed appropriate to shed light on this phase, which proved to be emblematic for the understanding of the restorative approaches put in place for this architectural palimpsest, while providing new data on the broader evolution of the conservation science. More specifically, the core of this volume is twofold: on one hand, the analysis of the activities carried out by architects and officers belonging to the Bourbon institutions; on the other hand, the evaluation of the contribution for a deeper comprehension and interpretation of the temples’ material consistency supported by the cultural environments linked to the French and Italian academies of architecture. Through a comparative and cross-sectional reading of historiographical, iconographic, bibliographic and archival sources, the book provides an original contribution to the history of the archaeological site and, more generally, to the history of restoration, in a period characterized by those continuous experimentations which would have led to the codification of principles, criteria and objectives for the rise a modern methodological approach to the conservation and protection of ancient architecture.

Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento / Pollone, Stefania. - (2019), pp. 1-460.

Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento

stefania pollone
2019

Abstract

Il volume "Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento" concentra l’attenzione sulla storia dei restauri delle architetture del sito archeologico di Paestum con riferimento al periodo compreso tra il secondo Settecento e la prima metà dell’Ottocento. Vera e propria icona della riscoperta neoclassica dell’architettura dorica, la città antica conserva le tracce di una storia strettamente connessa alle problematiche di tutela e conservazione del patrimonio, che è rimasta a lungo ignorata. Per tale motivo, si è voluto fare luce su una fase, qual è quella considerata, che si è rivelata emblematica per la comprensione degli approcci restaurativi messi in campo ai fini della protezione del palinsesto architettonico e che ha fornito nuovi riscontri per l’evoluzione della scienza della conservazione. L’analisi dell’attivo operato di architetti e funzionari appartenenti alle istituzioni borboniche e, al contempo, la valutazione del coinvolgimento degli ambienti accademici internazionali – di quello francese, in primo luogo – nell’interpretazione e nella comprensione della consistenza materiale dei templi pestani costituiscono, pertanto, il cuore della trattazione. Quest’ultima, attraverso una lettura comparata e trasversale delle fonti storiografiche, iconografiche, bibliografiche e archivistiche, fornisce un contributo inedito per la storia del sito archeologico e, più in generale, per la storia del restauro, in un periodo già caratterizzato da quelle continue sperimentazioni che avrebbero consentito di codificare i principi, i criteri e gli obiettivi del moderno approccio metodologico per la conservazione e la tutela delle preesistenze antiche. The volume "Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento" examines the history of the restorations on the architecture of the Paestum Archaeological site, with reference to the period between the late Eighteenth century and the first half of the Nineteenth century. Icon of the neoclassical rediscovery of the Doric architecture, the ancient city, however, still bears a hidden history – closely connected to the protection and conservation issues raised by its ancient remnants – the traces of which have been for long mostly ignored. For this reason, it seemed appropriate to shed light on this phase, which proved to be emblematic for the understanding of the restorative approaches put in place for this architectural palimpsest, while providing new data on the broader evolution of the conservation science. More specifically, the core of this volume is twofold: on one hand, the analysis of the activities carried out by architects and officers belonging to the Bourbon institutions; on the other hand, the evaluation of the contribution for a deeper comprehension and interpretation of the temples’ material consistency supported by the cultural environments linked to the French and Italian academies of architecture. Through a comparative and cross-sectional reading of historiographical, iconographic, bibliographic and archival sources, the book provides an original contribution to the history of the archaeological site and, more generally, to the history of restoration, in a period characterized by those continuous experimentations which would have led to the codification of principles, criteria and objectives for the rise a modern methodological approach to the conservation and protection of ancient architecture.
2019
978-88-404-2049-3
Restauri dell’Antico a Paestum. Proposte e cantieri tra Settecento e Ottocento / Pollone, Stefania. - (2019), pp. 1-460.
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