Dedicare un fascicolo al tema dell'istituzione non vuol dire pretendere di fornire una risposta assertoria, e tanto meno definitiva, alla domanda: “Che cos’è l’istituzione?”. Neppure si tratta, però, di praticare una mera rinuncia scettica, o di limitarsi a prendere atto della molteplicità di prospettive teoriche e di stili di ricerca che si confrontano al riguardo. Ci si deve piuttosto misurare col fatto, esso stesso bisognoso di spiegazione, che sotto il medesimo termine si raccolgono fenomeni diversi, difficilmente riconducibili a un’essenza comune. Non è necessario risolvere complessi problemi di classificazione, o avere una compiuta proposta ordinativa, secondo rigide partizioni categoriali, ma è maggiormente proficua un’esplorazione a più voci, capace di mostrare i punti di raccordo, le zone di indiscernibilità, le somiglianze di famiglia. Proprio nella frequentazione di simili territori di confine e di tali procedure transdisciplinari trova il massimo profitto una ricerca orientata in tal senso. Porre a tema l’istituzione vuole, in primo luogo, individuare un “oggetto” che, per i cambiamenti intervenuti nel diritto, nella società e nella storia, richiede una disponibilità a percorrere sentieri nuovi, senza dimenticare l’ampio retroterra storico di provenienza; in secondo luogo, indicare linee critiche lungo le quali talune tradizionali opposizioni concettuali – come storia/natura, diritto/giustizia, sociale/politico – assumono una nuova, e più complessa, articolazione; in terzo luogo, offrire motivi per una resistenza a programmi di ricerca che si appiattiscono su un solo versante del problema, in forme di razionalismo e scientismo chiusi nella propria pretesa di autosufficienza, da cui già Husserl aveva preso risolute distanze, e, per converso, mostrare l’efficacia euristica di un pensiero o di un modo di fare filosofia capace di strategie più mosse e meno squadrate.
Il problema dell’istituzione. Prospettive ontologiche, antropologiche e giuridico-politiche / Adinolfi, Massimo; Lisciani-Petrini, Enrica. - In: DISCIPLINE FILOSOFICHE. - ISSN 1591-9625. - XXIX:2(2019).
Il problema dell’istituzione. Prospettive ontologiche, antropologiche e giuridico-politiche
Massimo Adinolfi;
2019
Abstract
Dedicare un fascicolo al tema dell'istituzione non vuol dire pretendere di fornire una risposta assertoria, e tanto meno definitiva, alla domanda: “Che cos’è l’istituzione?”. Neppure si tratta, però, di praticare una mera rinuncia scettica, o di limitarsi a prendere atto della molteplicità di prospettive teoriche e di stili di ricerca che si confrontano al riguardo. Ci si deve piuttosto misurare col fatto, esso stesso bisognoso di spiegazione, che sotto il medesimo termine si raccolgono fenomeni diversi, difficilmente riconducibili a un’essenza comune. Non è necessario risolvere complessi problemi di classificazione, o avere una compiuta proposta ordinativa, secondo rigide partizioni categoriali, ma è maggiormente proficua un’esplorazione a più voci, capace di mostrare i punti di raccordo, le zone di indiscernibilità, le somiglianze di famiglia. Proprio nella frequentazione di simili territori di confine e di tali procedure transdisciplinari trova il massimo profitto una ricerca orientata in tal senso. Porre a tema l’istituzione vuole, in primo luogo, individuare un “oggetto” che, per i cambiamenti intervenuti nel diritto, nella società e nella storia, richiede una disponibilità a percorrere sentieri nuovi, senza dimenticare l’ampio retroterra storico di provenienza; in secondo luogo, indicare linee critiche lungo le quali talune tradizionali opposizioni concettuali – come storia/natura, diritto/giustizia, sociale/politico – assumono una nuova, e più complessa, articolazione; in terzo luogo, offrire motivi per una resistenza a programmi di ricerca che si appiattiscono su un solo versante del problema, in forme di razionalismo e scientismo chiusi nella propria pretesa di autosufficienza, da cui già Husserl aveva preso risolute distanze, e, per converso, mostrare l’efficacia euristica di un pensiero o di un modo di fare filosofia capace di strategie più mosse e meno squadrate.File | Dimensione | Formato | |
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