Il contributo si sofferma sugli interessi artistici di Matilde Serao. Si analizza innanzitutto il bozzetto incentrato sul Gesù tra i farisei di Saverio Altamura, tratto dalla raccolta Dal vero (I ed. 1879), in secondo luogo le descrizioni dell’Italia a Bologna, relative all’Esposizione del 1888, e infine si punta l’attenzione sull’explicit della seconda edizione del Ventre di Napoli (1906), dedicato al ritratto fotografico di Teresa Ravaschieri. Questi scritti possono risultare estremamente significativi, nonostante la loro marginalità all’interno della fluviale produzione della Serao.
«Io non m’intendo di pittura». Letteratura e arti figurative in Matilde Serao / Caputo, Vincenzo. - In: CRITICA LETTERARIA. - ISSN 0390-0142. - XLVII:IV(2019), pp. 679-692.
«Io non m’intendo di pittura». Letteratura e arti figurative in Matilde Serao
Caputo, Vincenzo
2019
Abstract
Il contributo si sofferma sugli interessi artistici di Matilde Serao. Si analizza innanzitutto il bozzetto incentrato sul Gesù tra i farisei di Saverio Altamura, tratto dalla raccolta Dal vero (I ed. 1879), in secondo luogo le descrizioni dell’Italia a Bologna, relative all’Esposizione del 1888, e infine si punta l’attenzione sull’explicit della seconda edizione del Ventre di Napoli (1906), dedicato al ritratto fotografico di Teresa Ravaschieri. Questi scritti possono risultare estremamente significativi, nonostante la loro marginalità all’interno della fluviale produzione della Serao.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.