La ricostruzione del waterfront e la riapertura al mare del quartiere orientale di Napoli è l’obiettivo di questo studio. La strategia progettuale messa in campo è la riconfigurazione in chiave architettonica dei nuovi tracciati ferroviari e viari sulla nuova grande colmata a mare per la logistica e le nuove attività produttive (Zes) previsti dal Piano operativo Triennale 2017-2019 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale. Lo scenario prefigurato reinterpreta le esigenze funzionali della macchina portuale nella nuova grande ‘Stazione marittima intermodale di Levante’. L’ Architettura delle Infrastrutture, concertata con gli staff tecnici del Porto e di RFI, diventa essa stessa ‘volano’ per la realizzazione del nuovo waterfront del quartiere e della sua ‘piazza d‘acqua’, espressione della rinascita di una sua duplice identità: marittimo-turistico-ambientale ed economico-produttiva. Un ribaltamento radicale dell’impostazione progettuale del Masterplan originario del porto che, ripartendo dalle aspirazioni della comunità insediata, identifica nel ‘patrimonio’ dimenticato della costa di levante i caposaldi della nuova logica sistemica che restituisce al quartiere antichi e nuovi spazi pubblici sul mare.
L’Architettura delle infrastrutture costruisce la nuova Stazione marittima di Levante, il borgo marinaro e la piazza d’acqua del quartiere orientale di Napoli / Acierno, Antonio; Cerreta, Maria; DE TORO, Pasquale; Pagano, Lilia; Poli, Giuliano; Galante, Paola; Lanzi, Gianluca; Schiattarella, Giuseppe. - (2019), pp. 702-705. (Intervento presentato al convegno VIII FORUM PRO-ARCH. Il progetto di architettura come intersezione di saperi. Per una nozione rinnovata di patrimonio tenutosi a Napoli, Palazzo Gravina nel 21-23 novembre 2019).
L’Architettura delle infrastrutture costruisce la nuova Stazione marittima di Levante, il borgo marinaro e la piazza d’acqua del quartiere orientale di Napoli.
Acierno Antonio
;Cerreta Maria
;De Toro Pasquale
;Pagano Lilia
;Poli Giuliano
;GALANTE, Paola
;Lanzi Gianluca
;
2019
Abstract
La ricostruzione del waterfront e la riapertura al mare del quartiere orientale di Napoli è l’obiettivo di questo studio. La strategia progettuale messa in campo è la riconfigurazione in chiave architettonica dei nuovi tracciati ferroviari e viari sulla nuova grande colmata a mare per la logistica e le nuove attività produttive (Zes) previsti dal Piano operativo Triennale 2017-2019 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale. Lo scenario prefigurato reinterpreta le esigenze funzionali della macchina portuale nella nuova grande ‘Stazione marittima intermodale di Levante’. L’ Architettura delle Infrastrutture, concertata con gli staff tecnici del Porto e di RFI, diventa essa stessa ‘volano’ per la realizzazione del nuovo waterfront del quartiere e della sua ‘piazza d‘acqua’, espressione della rinascita di una sua duplice identità: marittimo-turistico-ambientale ed economico-produttiva. Un ribaltamento radicale dell’impostazione progettuale del Masterplan originario del porto che, ripartendo dalle aspirazioni della comunità insediata, identifica nel ‘patrimonio’ dimenticato della costa di levante i caposaldi della nuova logica sistemica che restituisce al quartiere antichi e nuovi spazi pubblici sul mare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.