In accordo con le tesi espresse ne “La città dei ricchi e la città dei poveri” (Secchi 2013) e “La città in movimento” (Nel-lo 2016) che leggono la crisi della città e dei suoi spazi pubblici come un fenomeno della crisi economica e sociale di inizio secolo che ha colpito soprattutto i paesi del sud dell’Europa, si intende analizzare i risultati di quattro laboratori finalizzati ad accrescere il concetto di diritto alla città e di cittadinanza attiva tra gli adolescenti e i giovani. I laboratori hanno coinvolto due gruppi di adolescenti (12-14 anni) e due gruppi di giovani (17-18 anni) in un quartiere del comune di Napoli (Bagnoli) e in due comuni della città metropolitana (Afragola e Quarto). In questa crisi degli spazi che la città offre ai suoi abitanti e che colpisce soprattutto le periferie urbane, l’urbanistica assume quanto mai prima un ruolo pedagogico. Rendere le giovani generazioni consapevoli del diritto alla città e dell’identità urbana che diventano cruciali nelle aree più svantaggiate del territorio dove i ragazzi vivono sempre meno il loro territorio non sentendosi più parte di una comunità. Le esperienze svolte nei quattro laboratori illustrano come ricucire il senso di appartenenza attraverso la conoscenza dei luoghi. È opportuno essere consapevoli che le politiche, i piani e i progetti per gestire la città e il territorio hanno bisogno di un coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini non solo per la gestione delle trasformazioni ma per contrastare la diseguaglianza e l’ingiustizia spaziale.
L’URBANISTICA A SCUOLA COME STRUMENTO PER CONTRASTARE LA POVERTÀ URBANA E ACCRESCERE IL SENSO DI CITTÀ / Coppola, Emanuela. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - 162:Urbanistica(2018), pp. 67-73.
L’URBANISTICA A SCUOLA COME STRUMENTO PER CONTRASTARE LA POVERTÀ URBANA E ACCRESCERE IL SENSO DI CITTÀ
Coppola, Emanuela
2018
Abstract
In accordo con le tesi espresse ne “La città dei ricchi e la città dei poveri” (Secchi 2013) e “La città in movimento” (Nel-lo 2016) che leggono la crisi della città e dei suoi spazi pubblici come un fenomeno della crisi economica e sociale di inizio secolo che ha colpito soprattutto i paesi del sud dell’Europa, si intende analizzare i risultati di quattro laboratori finalizzati ad accrescere il concetto di diritto alla città e di cittadinanza attiva tra gli adolescenti e i giovani. I laboratori hanno coinvolto due gruppi di adolescenti (12-14 anni) e due gruppi di giovani (17-18 anni) in un quartiere del comune di Napoli (Bagnoli) e in due comuni della città metropolitana (Afragola e Quarto). In questa crisi degli spazi che la città offre ai suoi abitanti e che colpisce soprattutto le periferie urbane, l’urbanistica assume quanto mai prima un ruolo pedagogico. Rendere le giovani generazioni consapevoli del diritto alla città e dell’identità urbana che diventano cruciali nelle aree più svantaggiate del territorio dove i ragazzi vivono sempre meno il loro territorio non sentendosi più parte di una comunità. Le esperienze svolte nei quattro laboratori illustrano come ricucire il senso di appartenenza attraverso la conoscenza dei luoghi. È opportuno essere consapevoli che le politiche, i piani e i progetti per gestire la città e il territorio hanno bisogno di un coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini non solo per la gestione delle trasformazioni ma per contrastare la diseguaglianza e l’ingiustizia spaziale.File | Dimensione | Formato | |
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