In dottrina e in giurisprudenza si registra, da sempre, una grande disparità di opinioni a proposito dell’inquadramento dommatico e della funzione politico-criminale delle condizioni obiettive di punibilità. Le questioni sollevate o, per meglio dire, non risolte con l’introduzione dell’art. 44 nella parte generale del codice penale del 1930 si sono ulteriormente complicate con l’avvento della Costituzione repubblicana. Sebbene la successiva giurisprudenza costituzionale abbia fortemente inciso in materia, esse non possono dirsi definitivamente ed univocamente chiarite. Il problema della configurazione dommatica delle condizioni obiettive di punibilità si collega alla tematica dei rapporti tra punibilità e reato, per poi trovare espressione nell’interrogativo circa la possibilità di distinguere le condizioni ex art. 44 c.p. dagli elementi costitutivi del fatto, con quel che segue in ordine alla legittimità o meno del differente regime d’imputazione ad esse riferito, specialmente, ma non solo, sotto l’aspetto soggettivo. In particolare, per verificare la potenziale violazione del principio di personalità della responsabilità penale (art. 27, co. 1, Cost.) risulta necessario considerare l’incidenza delle condizioni obiettive di punibilità sulla dimensione offensiva del reato. Lo studio di parte generale, a ciò finalizzato, trova il suo naturale sviluppo nell’esame della parte speciale, perché è nelle singole norme in cui viene applicato il disposto dell’art. 44 c.p. che ne va ricercata la funzione e perché è in rife¬rimento ad esse che sono destinati ad operare i criteri distintivi, elaborati, in ambito dottrinale e giurisprudenziale, per identifi¬care le condizioni obiettive di punibilità in rapporto alla struttura del reato. Nonostante gli sforzi interpretativi profusi per contenere o eliminare, almeno nella sede applicativa, i motivi di contrasto tra l’istituto in questione e i sopravvenuti principi costituzionali, questi continuano a manifestarsi, perché insiti nella funzione e nelle caratteristiche ad esso impresse nel contesto originario. Non basta disconoscere, in vario modo, l’applicabilità dell’art. 44 c.p. ad eventi condizionali di contenuto offensivo, ad esempio negando la stessa possibilità di identificare condizioni di punibilità intrinseche, strutturalmente distinguibili dagli elementi costitutivi del fatto o assiologicamente diversificate dalle condizioni estrinseche. Occorre intervenire per attuare una riforma che elimini la discrasia tuttora riconoscibile tra l’istituto, così come concepito nel codice Rocco, e la Legge fondamentale. Quale futuro, allora, per le condizioni obiettive di punibilità? Una consapevole riflessione de lege ferenda, che tenga conto delle scelte operate in altri ordinamenti e di quelle prospettate nei principali progetti di riforma del codice penale, induce a metterne in discussione lo stesso concetto.

Contributo ad uno studio sulle condizioni obiettive di punibilità. Profili di teoria generale del reato. 2a edizione riveduta e ampliata / Masarone, Valentina. - (2019), pp. 1-264.

Contributo ad uno studio sulle condizioni obiettive di punibilità. Profili di teoria generale del reato. 2a edizione riveduta e ampliata

Valentina Masarone
2019

Abstract

In dottrina e in giurisprudenza si registra, da sempre, una grande disparità di opinioni a proposito dell’inquadramento dommatico e della funzione politico-criminale delle condizioni obiettive di punibilità. Le questioni sollevate o, per meglio dire, non risolte con l’introduzione dell’art. 44 nella parte generale del codice penale del 1930 si sono ulteriormente complicate con l’avvento della Costituzione repubblicana. Sebbene la successiva giurisprudenza costituzionale abbia fortemente inciso in materia, esse non possono dirsi definitivamente ed univocamente chiarite. Il problema della configurazione dommatica delle condizioni obiettive di punibilità si collega alla tematica dei rapporti tra punibilità e reato, per poi trovare espressione nell’interrogativo circa la possibilità di distinguere le condizioni ex art. 44 c.p. dagli elementi costitutivi del fatto, con quel che segue in ordine alla legittimità o meno del differente regime d’imputazione ad esse riferito, specialmente, ma non solo, sotto l’aspetto soggettivo. In particolare, per verificare la potenziale violazione del principio di personalità della responsabilità penale (art. 27, co. 1, Cost.) risulta necessario considerare l’incidenza delle condizioni obiettive di punibilità sulla dimensione offensiva del reato. Lo studio di parte generale, a ciò finalizzato, trova il suo naturale sviluppo nell’esame della parte speciale, perché è nelle singole norme in cui viene applicato il disposto dell’art. 44 c.p. che ne va ricercata la funzione e perché è in rife¬rimento ad esse che sono destinati ad operare i criteri distintivi, elaborati, in ambito dottrinale e giurisprudenziale, per identifi¬care le condizioni obiettive di punibilità in rapporto alla struttura del reato. Nonostante gli sforzi interpretativi profusi per contenere o eliminare, almeno nella sede applicativa, i motivi di contrasto tra l’istituto in questione e i sopravvenuti principi costituzionali, questi continuano a manifestarsi, perché insiti nella funzione e nelle caratteristiche ad esso impresse nel contesto originario. Non basta disconoscere, in vario modo, l’applicabilità dell’art. 44 c.p. ad eventi condizionali di contenuto offensivo, ad esempio negando la stessa possibilità di identificare condizioni di punibilità intrinseche, strutturalmente distinguibili dagli elementi costitutivi del fatto o assiologicamente diversificate dalle condizioni estrinseche. Occorre intervenire per attuare una riforma che elimini la discrasia tuttora riconoscibile tra l’istituto, così come concepito nel codice Rocco, e la Legge fondamentale. Quale futuro, allora, per le condizioni obiettive di punibilità? Una consapevole riflessione de lege ferenda, che tenga conto delle scelte operate in altri ordinamenti e di quelle prospettate nei principali progetti di riforma del codice penale, induce a metterne in discussione lo stesso concetto.
2019
978-88-495-4113-7
Contributo ad uno studio sulle condizioni obiettive di punibilità. Profili di teoria generale del reato. 2a edizione riveduta e ampliata / Masarone, Valentina. - (2019), pp. 1-264.
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