Senza contraddire il carattere unitario e sintetico del progetto architettonico, sintesi in cui convergono aspetti, contributi e istanze complesse e diversificate, ai fini della ricerca e dell’acquisizione di nuovi saperi quanto della trasmissione dei saperi consolidati, la perimetrazione dei diversi settori appare opportuna anche per comprendere e chiarire il contributo che ciascuna può dare alla formazione dell’architetto e di conseguenza riflettere sulle modalità e sulla collocazione nella didattica. Tale perimetrazione non è legata alla scelta del tema cui ci si applica, bensì alla scala di progetto, cui si collega una particolare misura ed inclinazione dello sguardo con cui si colgono con maggiore pregnanza i bisogni e le istanze dei destinatari, la natura e la qualità delle tracce fornite dal contesto, sostenendo una concezione aptica dello spazio e dinamica del progetto, che non prevede la possibilità di attingere ad un vocabolario fisso di forme, ma in cui la riflessione sulla forma si confronta costantemente con quella sui fenomeni che scaturiscono dall’interazione tra quella stessa forma ed i suoi fruitori, ovvero dall’abitare. Ciò colloca l’architettura degli interni contemporaneamente nel momento della primaria genesi dello spazio architettonico quanto nella definizione dei suoi aspetti più minuti, attivando un processo di circolarità ermeneutica tra le diverse fasi del progetto e legandosi alla radicalità della concezione dello spazio abitabile posto alla base dell’architettura stessa, come la cultura della modernità ha chiarito. La specificità dell’Architettura degli Interni, costituita da un corpus di conoscenze, quanto da metodologie di approccio e da una stratificata letteratura, fatta anche di addentellati con saperi diversi, non va confusa con un rigido specialismo, cui in realtà si oppone, arginando, proprio in virtù delle sue specifiche attitudini, l’autoreferenzialità, l’indifferenza ai bisogni umani, l’a-tettonicità, la riduzione a cosmesi che pure affliggono parte del progetto contemporaneo. La sua relazione con il progetto architettonico non va intesa in modo semplicisticamente unidirezionale, ed il contributo del settore ICAR16 non va inteso come un eventuale approfondimento ma come un contributo necessario alla costruzione di una visione sensibile e consapevole della complessità del progetto architettonico nelle sue diverse componenti.

Misure ed attitudini del progetto: Propedeutica / Cafiero, Gioconda. - (2019), pp. 362-365. (Intervento presentato al convegno Imparare Architettura I laboratori di progettazione e le pratiche di insegnamento VII Forum Proarch tenutosi a Milano nel 16-17 novembre 2018).

Misure ed attitudini del progetto: Propedeutica

Gioconda Cafiero
2019

Abstract

Senza contraddire il carattere unitario e sintetico del progetto architettonico, sintesi in cui convergono aspetti, contributi e istanze complesse e diversificate, ai fini della ricerca e dell’acquisizione di nuovi saperi quanto della trasmissione dei saperi consolidati, la perimetrazione dei diversi settori appare opportuna anche per comprendere e chiarire il contributo che ciascuna può dare alla formazione dell’architetto e di conseguenza riflettere sulle modalità e sulla collocazione nella didattica. Tale perimetrazione non è legata alla scelta del tema cui ci si applica, bensì alla scala di progetto, cui si collega una particolare misura ed inclinazione dello sguardo con cui si colgono con maggiore pregnanza i bisogni e le istanze dei destinatari, la natura e la qualità delle tracce fornite dal contesto, sostenendo una concezione aptica dello spazio e dinamica del progetto, che non prevede la possibilità di attingere ad un vocabolario fisso di forme, ma in cui la riflessione sulla forma si confronta costantemente con quella sui fenomeni che scaturiscono dall’interazione tra quella stessa forma ed i suoi fruitori, ovvero dall’abitare. Ciò colloca l’architettura degli interni contemporaneamente nel momento della primaria genesi dello spazio architettonico quanto nella definizione dei suoi aspetti più minuti, attivando un processo di circolarità ermeneutica tra le diverse fasi del progetto e legandosi alla radicalità della concezione dello spazio abitabile posto alla base dell’architettura stessa, come la cultura della modernità ha chiarito. La specificità dell’Architettura degli Interni, costituita da un corpus di conoscenze, quanto da metodologie di approccio e da una stratificata letteratura, fatta anche di addentellati con saperi diversi, non va confusa con un rigido specialismo, cui in realtà si oppone, arginando, proprio in virtù delle sue specifiche attitudini, l’autoreferenzialità, l’indifferenza ai bisogni umani, l’a-tettonicità, la riduzione a cosmesi che pure affliggono parte del progetto contemporaneo. La sua relazione con il progetto architettonico non va intesa in modo semplicisticamente unidirezionale, ed il contributo del settore ICAR16 non va inteso come un eventuale approfondimento ma come un contributo necessario alla costruzione di una visione sensibile e consapevole della complessità del progetto architettonico nelle sue diverse componenti.
2019
978-88-909054-7-6
Misure ed attitudini del progetto: Propedeutica / Cafiero, Gioconda. - (2019), pp. 362-365. (Intervento presentato al convegno Imparare Architettura I laboratori di progettazione e le pratiche di insegnamento VII Forum Proarch tenutosi a Milano nel 16-17 novembre 2018).
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