La geomatica riferita ai beni culturali ha raggiunto in breve tempo alti livelli tecnologici, consentendo la produzione di modelli virtuali affidabilissimi dal punto di vista metrico, formale e cromatico, se basati su processi di indagine e di elaborazione dei dati scientificamente condotti. Le potenzialità offerte da questa rivoluzione digitale sembrano essere illimitate, considerando i risvolti nei campi della documentazione, valorizzazione, conservazione e divulgazione scientifica. Il contributo, che si inserisce in un filone di ricerca più ampio, vuole definire una metodologia per l’analisi tipologica e storico-costruttiva dei beni culturali fondando la propria efficacia sulla interpretazione critica e combinata delle fonti documentali e dei rilievi tridimensionali sistematici delle fabbriche antiche (Papa, D'Auria, 2017). Il caso studio è rappresentato dai resti della Cattedrale dell’Assunta nel Castello di Ischia (NA), sorto sulla preesistente cripta gentilizia risalente all’XI secolo. L’edificio, bombardato nel 1809 dalle truppe anglo-borboniche durante l’assedio al Castello, è di evidente matrice medievale e ha subìto nei secoli diverse modificazioni fino alla fase barocca. Oggi appare mutila della facciata principale e delle coperture e presenta lacerti di strutture e di decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo che nascondono, in parte, i resti delle originarie testimonianze Trecentesche. L'attuale consistenza a rudere della Cattedrale ha modificato il rapporto tra spazio interno e paesaggio esterno creando una continuità percettiva tra edificio e contesto che da una parte caratterizza fortemente la fruizione del monumento e la sua immaginazione volumetrica, dall'altra crea problemi di conservazione di ciò che resta. Gli obiettivi della ricerca sono molteplici: documentare per la prima volta, attraverso rappresentazioni grafiche alle varie scale, i resti della Cattedrale e il suo intorno mediante il rilievo sistematico con laser-scanning, fotogrammetria terrestre e area, GPS e stazione totale; ricostruire filologicamente e virtualmente la fase originaria della fabbrica sulla base della ricerca documentale e dell’analisi morfometrica dello stato di fatto; realizzare modelli di realtà virtuali per la fruizione e la valorizzazione culturale del sito. In questo contesto sono presentate le iniziali fasi di rilevamento e modellazione tridimensionale.

Processi integrati di rilievo per la conoscenza del patrimonio storico-artistico / Papa, l. m.; D'Auria, S.. - (2019), pp. 339-346. (Intervento presentato al convegno Conferenza Nazionale di Geomatica e Informazione Territoriale tenutosi a Trieste nel 12-14 novembre 2019).

Processi integrati di rilievo per la conoscenza del patrimonio storico-artistico

papa l. m.;d'auria s.
2019

Abstract

La geomatica riferita ai beni culturali ha raggiunto in breve tempo alti livelli tecnologici, consentendo la produzione di modelli virtuali affidabilissimi dal punto di vista metrico, formale e cromatico, se basati su processi di indagine e di elaborazione dei dati scientificamente condotti. Le potenzialità offerte da questa rivoluzione digitale sembrano essere illimitate, considerando i risvolti nei campi della documentazione, valorizzazione, conservazione e divulgazione scientifica. Il contributo, che si inserisce in un filone di ricerca più ampio, vuole definire una metodologia per l’analisi tipologica e storico-costruttiva dei beni culturali fondando la propria efficacia sulla interpretazione critica e combinata delle fonti documentali e dei rilievi tridimensionali sistematici delle fabbriche antiche (Papa, D'Auria, 2017). Il caso studio è rappresentato dai resti della Cattedrale dell’Assunta nel Castello di Ischia (NA), sorto sulla preesistente cripta gentilizia risalente all’XI secolo. L’edificio, bombardato nel 1809 dalle truppe anglo-borboniche durante l’assedio al Castello, è di evidente matrice medievale e ha subìto nei secoli diverse modificazioni fino alla fase barocca. Oggi appare mutila della facciata principale e delle coperture e presenta lacerti di strutture e di decorazioni risalenti al XVII e XVIII secolo che nascondono, in parte, i resti delle originarie testimonianze Trecentesche. L'attuale consistenza a rudere della Cattedrale ha modificato il rapporto tra spazio interno e paesaggio esterno creando una continuità percettiva tra edificio e contesto che da una parte caratterizza fortemente la fruizione del monumento e la sua immaginazione volumetrica, dall'altra crea problemi di conservazione di ciò che resta. Gli obiettivi della ricerca sono molteplici: documentare per la prima volta, attraverso rappresentazioni grafiche alle varie scale, i resti della Cattedrale e il suo intorno mediante il rilievo sistematico con laser-scanning, fotogrammetria terrestre e area, GPS e stazione totale; ricostruire filologicamente e virtualmente la fase originaria della fabbrica sulla base della ricerca documentale e dell’analisi morfometrica dello stato di fatto; realizzare modelli di realtà virtuali per la fruizione e la valorizzazione culturale del sito. In questo contesto sono presentate le iniziali fasi di rilevamento e modellazione tridimensionale.
2019
978-88-941232-5-8
Processi integrati di rilievo per la conoscenza del patrimonio storico-artistico / Papa, l. m.; D'Auria, S.. - (2019), pp. 339-346. (Intervento presentato al convegno Conferenza Nazionale di Geomatica e Informazione Territoriale tenutosi a Trieste nel 12-14 novembre 2019).
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