Lo sconvolgimento che le tecnologie di rete e i social network hanno apportato al sistema mediale ha avuto forti ripercussioni anche sullo scenario della didattica. Ad ogni connessione, diretta e indiretta, corrisponde una concreta opportunità di apprendimento. Ogni ricerca su Google, ogni visita di una pagina di Wikipedia o di un tutorial su Youtube rappresenta un atto di apprendimento intenzionale, reso possibile da altri membri della rete. Anche l’apprendimento tradizionale, quello a carico delle istituzioni, è facilitato ogni giorno attraverso Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin, Pinterest e innumerevoli altri servizi. Gli smartphone sono sempre più utilizzati come dispositivi per la ricerca di informazioni più che come semplici strumenti comunicativi. L’apprendimento ondemand è sempre più una componente stabile dello stile di vita della società moderna. Gli studenti non dovrebbero essere più considerati come semplici consumatori passivi di nozioni, piuttosto come co-produttori attivi di contenuti: l’apprendimento nel contesto dei social media, autonomo e informale è oramai parte integrante dell’esperienza educativa. Anche gli studenti italiani sfruttano il web e le App per collaborare, condividere informazioni, studiare insieme. Condividono risorse online, libri digitali, appunti, o semplicemente testimonianze, esperienze, consigli relativi all’apprendimento. Tuttavia, gli atenei si affidano ancora principalmente a piattaforme tradizionali, offrendo unilateralmente contenuti, non capitalizzando le affordance pedagogiche dei social media, che consentono, ad esempio, agli studenti di gestire e mantenere uno spazio di apprendimento che faciliti la loro attività, le connessioni con i loro coetanei e la creazione di reti social.

Personal Learning. L'uso spontaneo dei social media per l'apprendimento / Chirchiano, E. - In: MEDIASCAPES JOURNAL. - ISSN 2282-2542. - 5:(2015), pp. 141-148.

Personal Learning. L'uso spontaneo dei social media per l'apprendimento.

CHIRCHIANO E
2015

Abstract

Lo sconvolgimento che le tecnologie di rete e i social network hanno apportato al sistema mediale ha avuto forti ripercussioni anche sullo scenario della didattica. Ad ogni connessione, diretta e indiretta, corrisponde una concreta opportunità di apprendimento. Ogni ricerca su Google, ogni visita di una pagina di Wikipedia o di un tutorial su Youtube rappresenta un atto di apprendimento intenzionale, reso possibile da altri membri della rete. Anche l’apprendimento tradizionale, quello a carico delle istituzioni, è facilitato ogni giorno attraverso Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin, Pinterest e innumerevoli altri servizi. Gli smartphone sono sempre più utilizzati come dispositivi per la ricerca di informazioni più che come semplici strumenti comunicativi. L’apprendimento ondemand è sempre più una componente stabile dello stile di vita della società moderna. Gli studenti non dovrebbero essere più considerati come semplici consumatori passivi di nozioni, piuttosto come co-produttori attivi di contenuti: l’apprendimento nel contesto dei social media, autonomo e informale è oramai parte integrante dell’esperienza educativa. Anche gli studenti italiani sfruttano il web e le App per collaborare, condividere informazioni, studiare insieme. Condividono risorse online, libri digitali, appunti, o semplicemente testimonianze, esperienze, consigli relativi all’apprendimento. Tuttavia, gli atenei si affidano ancora principalmente a piattaforme tradizionali, offrendo unilateralmente contenuti, non capitalizzando le affordance pedagogiche dei social media, che consentono, ad esempio, agli studenti di gestire e mantenere uno spazio di apprendimento che faciliti la loro attività, le connessioni con i loro coetanei e la creazione di reti social.
2015
Personal Learning. L'uso spontaneo dei social media per l'apprendimento / Chirchiano, E. - In: MEDIASCAPES JOURNAL. - ISSN 2282-2542. - 5:(2015), pp. 141-148.
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