La storia recente della Pomerania, regione baltica della Polonia, è strettamente intrecciata all’evoluzione della cantieristica navale la cui genesi è rinvenibile negli anni Cinquanta del XIX secolo, quando l’intera regione era sotto il dominio della Prussia. Il governo teutonico aveva pre- disposto piani precisi per lo sviluppo dell’area che avrebbe dovuto fornire, alla costituenda flotta prus- siana, le nuove e veloci navi in acciaio. A questo scopo, a Danzica, sorsero i primi cantieri navali dove, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, oltre alla costruzione di scafi, motori navali, incrociatori e sottomarini, venivano effettuati lavori di manutenzione, ristrutturazione e riparazione (Pavino, 2014). L’industria delle costruzioni e delle riparazioni navali, a parte la parentesi del periodo bellico, ha rappresentato uno dei traini di sviluppo della regione fino all’inizio degli anni Ottanta del XX secolo quando la Polonia era ormai diventata un significativo produttore mondiale di navi d’altura. I contrac- colpi del passaggio da un’economia pianificata, con forte centralizzazione, ad un regime di libero mer- cato dominato dai colossi asiatici, ha profondamente penalizzato il comparto cantieristico che, nel breve giro di qualche anno, nonostante gli aiuti e gli incentivi statali, ha vissuto una drastica riduzione delle commesse e dei posti di lavoro (Wrobel et al., 2016). Da questa crisi ne è derivata l’esigenza di riformure le strategie diversificando le produzioni e con- centrandosi sulla qualità e sulla tecnologia che le navi prodotte avrebbero contenuto. Si iniziò così a pun- tare sulla costruzione di unità navali tecnologicamente sempre più avanzate: navi da crociera, traghetti alimentati da gas naturale liquefatto, navi per costruire campi offshore di generatori a pale eoliche, navi militari, inclusi i sottomarini (UNCTAD, 2005). La regione Pomerania rappresenta oggi un importante hub logistico e commerciale il cui progresso è principalmente ascrivibile all’industria marittima, ai servizi portuali e alle grandi raffinerie che trattano e distribuiscono i prodotti derivati dal petrolio. Il contributo che si presenta, descrive la correlazione tra il cambio di passo nella struttura produttiva dell’industria navale della Pomerania e l’accelerazione delle perfomance economiche e commerciali regionali.

TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE. LA SFIDA DELL’INDUSTRIA CANTIERISTICA DELLA REGIONE POMERANIA / LA FORESTA, Daniela; Modrzejewsky, Arkadiusz. - (2018), pp. 143-148.

TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE. LA SFIDA DELL’INDUSTRIA CANTIERISTICA DELLA REGIONE POMERANIA

Daniela, La Foresta
;
2018

Abstract

La storia recente della Pomerania, regione baltica della Polonia, è strettamente intrecciata all’evoluzione della cantieristica navale la cui genesi è rinvenibile negli anni Cinquanta del XIX secolo, quando l’intera regione era sotto il dominio della Prussia. Il governo teutonico aveva pre- disposto piani precisi per lo sviluppo dell’area che avrebbe dovuto fornire, alla costituenda flotta prus- siana, le nuove e veloci navi in acciaio. A questo scopo, a Danzica, sorsero i primi cantieri navali dove, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, oltre alla costruzione di scafi, motori navali, incrociatori e sottomarini, venivano effettuati lavori di manutenzione, ristrutturazione e riparazione (Pavino, 2014). L’industria delle costruzioni e delle riparazioni navali, a parte la parentesi del periodo bellico, ha rappresentato uno dei traini di sviluppo della regione fino all’inizio degli anni Ottanta del XX secolo quando la Polonia era ormai diventata un significativo produttore mondiale di navi d’altura. I contrac- colpi del passaggio da un’economia pianificata, con forte centralizzazione, ad un regime di libero mer- cato dominato dai colossi asiatici, ha profondamente penalizzato il comparto cantieristico che, nel breve giro di qualche anno, nonostante gli aiuti e gli incentivi statali, ha vissuto una drastica riduzione delle commesse e dei posti di lavoro (Wrobel et al., 2016). Da questa crisi ne è derivata l’esigenza di riformure le strategie diversificando le produzioni e con- centrandosi sulla qualità e sulla tecnologia che le navi prodotte avrebbero contenuto. Si iniziò così a pun- tare sulla costruzione di unità navali tecnologicamente sempre più avanzate: navi da crociera, traghetti alimentati da gas naturale liquefatto, navi per costruire campi offshore di generatori a pale eoliche, navi militari, inclusi i sottomarini (UNCTAD, 2005). La regione Pomerania rappresenta oggi un importante hub logistico e commerciale il cui progresso è principalmente ascrivibile all’industria marittima, ai servizi portuali e alle grandi raffinerie che trattano e distribuiscono i prodotti derivati dal petrolio. Il contributo che si presenta, descrive la correlazione tra il cambio di passo nella struttura produttiva dell’industria navale della Pomerania e l’accelerazione delle perfomance economiche e commerciali regionali.
2018
978-88-908926-4-6
TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE. LA SFIDA DELL’INDUSTRIA CANTIERISTICA DELLA REGIONE POMERANIA / LA FORESTA, Daniela; Modrzejewsky, Arkadiusz. - (2018), pp. 143-148.
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