L'articolo fornisce un importante aggiornamento bibliografico e storiografico sui componimenti tobadorici relativi alla corte del Monferrato. Rispetto agli studi precedenti si definisce un corpus di 53 testi di 21 autori. Queste testimonianze liriche coprono circa un secolo e, nello specifico, vanno dal 1175 al 1280 e riguardano non solo Bonifacio I, il più noto fra i marchesi aleramici, ma anche i suoi predecessori e successori. La produzione trobadorica relativa al Monferrato si può articolare in tre fasi distinte per cronologia, occasione poetica e prospettiva ideologica. Una prima fase coincide con gli eccezionali risultati conseguiti da Guglielmo Lungaspada e Corrado in Oriente ed è espressione delle istanze politiche della nobiltà del meridione francese desiderosa di affrancarsi dalla supremazia della monarchia. La seconda fase corrisponde al marchesato di Bonifacio I nel suo periodo di massima espansione oltremare e si concretizza in una produzione di matrice prettamente cortigiana che veicola messaggi di propaganda e influenza l’opinione pubblica a favore del marchese. La terza e ultima fase si estende per un periodo più lungo, coinvolge più figure e risponde ad esigenze politiche disparate: si va dalla piccola nobiltà feudale venutasi a creare a seguito dell’espansionismo monferrino in Grecia, che richiede a piena voce la protezione del marchesato, alle fazioni guelfe o ghibelline che criticano o celebrano, a seconda dell’opportunità, la posizione e l’operato dei Monferrato nell’ambito delle lotte fra comuni e Impero.
Per un riesame storiografico della poesia trobadorica alla corte del Monferrato / DI LUCA, Paolo. - 2:(2020), pp. 441-450. (Intervento presentato al convegno Fidélités et dissidences / Fidelitats e dissidéncias tenutosi a Albi nel 10-15 luglio 2017).
Per un riesame storiografico della poesia trobadorica alla corte del Monferrato
Paolo Di Luca
2020
Abstract
L'articolo fornisce un importante aggiornamento bibliografico e storiografico sui componimenti tobadorici relativi alla corte del Monferrato. Rispetto agli studi precedenti si definisce un corpus di 53 testi di 21 autori. Queste testimonianze liriche coprono circa un secolo e, nello specifico, vanno dal 1175 al 1280 e riguardano non solo Bonifacio I, il più noto fra i marchesi aleramici, ma anche i suoi predecessori e successori. La produzione trobadorica relativa al Monferrato si può articolare in tre fasi distinte per cronologia, occasione poetica e prospettiva ideologica. Una prima fase coincide con gli eccezionali risultati conseguiti da Guglielmo Lungaspada e Corrado in Oriente ed è espressione delle istanze politiche della nobiltà del meridione francese desiderosa di affrancarsi dalla supremazia della monarchia. La seconda fase corrisponde al marchesato di Bonifacio I nel suo periodo di massima espansione oltremare e si concretizza in una produzione di matrice prettamente cortigiana che veicola messaggi di propaganda e influenza l’opinione pubblica a favore del marchese. La terza e ultima fase si estende per un periodo più lungo, coinvolge più figure e risponde ad esigenze politiche disparate: si va dalla piccola nobiltà feudale venutasi a creare a seguito dell’espansionismo monferrino in Grecia, che richiede a piena voce la protezione del marchesato, alle fazioni guelfe o ghibelline che criticano o celebrano, a seconda dell’opportunità, la posizione e l’operato dei Monferrato nell’ambito delle lotte fra comuni e Impero.File | Dimensione | Formato | |
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