In literature as well as in everyday life, love waiting is an act, a play, a theatre monologue, a performance. For the waiting lover, the rhythm of his waiting is measured by an almost ritual repetition of thoughts, acts, conjectures, tics, manias. Independently of its duration or extent – it may be the long waiting for the beloved’s homecoming as well as the agitated ‘micro-waiting’ for the post or phone ring – love waiting is a continuous repetition, although customised from time to time, of the identical process. Consciously or not, the lover seems to conform to a sort of ‘play script’ of love waiting which is carved in the emotional heritage of humanity and is always played, with infinitely many small variations, in literature. Following the definition of love waiting proposed by Roland Barthes in Fragments d’un discours amoureux, the paper aims to detect and define the performative elements of love waiting and to verify their real presence in some XX century and contemporary pieces and novels that represent this particular kind of waiting. / Tanto nella vita quotidiana quanto nella pagina letteraria, l’attesa d’amore si presenta nei termini di una messa in scena, di una recita, di un monologo teatrale, di una performance. Per l’innamorato che aspetta il ritmo dell’attesa è scandito da una ripetizione, quasi rituale, di pensieri, gesti, congetture, tic, manie. Indipendentemente dalla sua estensione o durata – può trattarsi della lunga attesa del ritorno dell’amato quanto di concitate “microattese” come quelle del postino o dello squillo del telefono – l’attesa d’amore si rivela una continua ripetizione, sebbene di volta in volta personalizzata, dell’identico. Il soggetto che aspetta sembra aderire in questo modo, più o meno coscientemente e intenzionalmente, ad una sorta di “copione” dell’attesa d’amore iscritto da sempre nel patrimonio emozionale dell’umanità e riprodotto, con infinite piccole varianti, nelle pagine della letteratura. Sulla scorta delle riflessioni sull’attesa d’amore suggerite da Roland Barthes nei Fragments d’un discours amoureux, l’articolo si pone l’obbiettivo di individuare e definire i tratti performativi caratteristici dell’attesa d’amore e di verificare la loro effettiva presenza in alcune pièces e romanzi novecenteschi e contemporanei che hanno scelto di rappresentare questo particolare tipo di attesa.

Messa in scena e ripetizione dell'identico: l'attesa d'amore come performance / Abignente, Elisabetta. - In: MANTICHORA. - ISSN 2240-5380. - I:(2011), pp. 58-70.

Messa in scena e ripetizione dell'identico: l'attesa d'amore come performance

Elisabetta Abignente
2011

Abstract

In literature as well as in everyday life, love waiting is an act, a play, a theatre monologue, a performance. For the waiting lover, the rhythm of his waiting is measured by an almost ritual repetition of thoughts, acts, conjectures, tics, manias. Independently of its duration or extent – it may be the long waiting for the beloved’s homecoming as well as the agitated ‘micro-waiting’ for the post or phone ring – love waiting is a continuous repetition, although customised from time to time, of the identical process. Consciously or not, the lover seems to conform to a sort of ‘play script’ of love waiting which is carved in the emotional heritage of humanity and is always played, with infinitely many small variations, in literature. Following the definition of love waiting proposed by Roland Barthes in Fragments d’un discours amoureux, the paper aims to detect and define the performative elements of love waiting and to verify their real presence in some XX century and contemporary pieces and novels that represent this particular kind of waiting. / Tanto nella vita quotidiana quanto nella pagina letteraria, l’attesa d’amore si presenta nei termini di una messa in scena, di una recita, di un monologo teatrale, di una performance. Per l’innamorato che aspetta il ritmo dell’attesa è scandito da una ripetizione, quasi rituale, di pensieri, gesti, congetture, tic, manie. Indipendentemente dalla sua estensione o durata – può trattarsi della lunga attesa del ritorno dell’amato quanto di concitate “microattese” come quelle del postino o dello squillo del telefono – l’attesa d’amore si rivela una continua ripetizione, sebbene di volta in volta personalizzata, dell’identico. Il soggetto che aspetta sembra aderire in questo modo, più o meno coscientemente e intenzionalmente, ad una sorta di “copione” dell’attesa d’amore iscritto da sempre nel patrimonio emozionale dell’umanità e riprodotto, con infinite piccole varianti, nelle pagine della letteratura. Sulla scorta delle riflessioni sull’attesa d’amore suggerite da Roland Barthes nei Fragments d’un discours amoureux, l’articolo si pone l’obbiettivo di individuare e definire i tratti performativi caratteristici dell’attesa d’amore e di verificare la loro effettiva presenza in alcune pièces e romanzi novecenteschi e contemporanei che hanno scelto di rappresentare questo particolare tipo di attesa.
2011
Messa in scena e ripetizione dell'identico: l'attesa d'amore come performance / Abignente, Elisabetta. - In: MANTICHORA. - ISSN 2240-5380. - I:(2011), pp. 58-70.
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Descrizione: L'attesa d'amore come performance Mantichora 2011
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