Contrattare l’attesa. La scena del patto nelle Storie di Giacobbe di Thomas Mann

Insieme alla rappresentazione del processo, la scena del patto è uno degli elementi narrativi di maggior interesse per gli studi sul ‘diritto nella letteratura’. L’idea di patto, inteso nella sua duplice accezione ‘orizzontale’ di accordo tra uomini e ‘verticale’ di alleanza tra l’uomo e forze supreme, divine o infernali, è particolarmente presente nell’opera narrativa di Thomas Mann. Il racconto della settennale attesa biblica vissuta da Giacobbe e Rachele, narrata nel primo volume della tetralogia manniana, Die Geschichten Jaakobs, offre uno degli esempi narrativi di ‘patto’ più significativi e pregnanti in tal senso. Si tratta della serie di tre contratti firmati da Giacobbe e Labano, padre di Rachele, dotati della particolarità di essere contratti di tipo lavorativo e accordi di tipo matrimoniale a un tempo. Rileggendo con attenzione la scena descritta nel romanzo, l’articolo si propone di indagare quale sia la fondamentale funzione narrativa che la scena del patto ricopre all’interno della dinamica romanzesca. Del tutto assente nella fonte biblica, la scena del contratto si fa infatti strumento, all’interno della narrazione, di quel processo di ‘dilatazione’ e di ‘umanizzazione’ del mito su cui si fonda la monumentale riscrittura manniana.