Giovanni Pontano, il più grande umanista e poligrafo del Rinascimento meridionale, ha ceduto anche lui al narcisismo ed ha lasciato in eredità ai posteri un proprio ritratto d’autore, che potesse rappresentarlo di fronte alle generazioni future come egli meglio desiderava. Così, egli ci ha lasciato nella sua opera alcune autorappresentazioni che consentono di focalizzare di volta in volta quell’aspetto che egli intendeva tramandare in un ritratto ideale da affidare alla posterità. Diversamente da Petrarca, il Pontano non era incline all’idealizzazione di se stesso ed amava l’autoironia, sicché le sue autorappresentazioni fisiche e morali non mancano di realismo e di una garbata capacità di mettere in luce la propria varia umanità. Nella sua autorappresentazione come letterato, tuttavia, emerge tutto il suo orgoglio e tutta la sua autocoscienza di continuatore ed originale restauratore della grande tradizione classica: nel suo poema didascalico-astrologico ‘Urania’, infatti, egli definisce di sé ed affida orgogliosamente ai posteri un’autorappresentazione che lo colloca accanto ad Omero ed a Virgilio in un Parnaso restaurato e fatto napoletano.

Giovanni Pontano di fronte ai posteri: un autoritratto letterario / Germano, Giuseppe. - (2018), pp. 1-9. (Intervento presentato al convegno La letteratura italiana e le arti, ADI, Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016) tenutosi a Napoli nel 7-10 settembre 2016).

Giovanni Pontano di fronte ai posteri: un autoritratto letterario

Germano Giuseppe
2018

Abstract

Giovanni Pontano, il più grande umanista e poligrafo del Rinascimento meridionale, ha ceduto anche lui al narcisismo ed ha lasciato in eredità ai posteri un proprio ritratto d’autore, che potesse rappresentarlo di fronte alle generazioni future come egli meglio desiderava. Così, egli ci ha lasciato nella sua opera alcune autorappresentazioni che consentono di focalizzare di volta in volta quell’aspetto che egli intendeva tramandare in un ritratto ideale da affidare alla posterità. Diversamente da Petrarca, il Pontano non era incline all’idealizzazione di se stesso ed amava l’autoironia, sicché le sue autorappresentazioni fisiche e morali non mancano di realismo e di una garbata capacità di mettere in luce la propria varia umanità. Nella sua autorappresentazione come letterato, tuttavia, emerge tutto il suo orgoglio e tutta la sua autocoscienza di continuatore ed originale restauratore della grande tradizione classica: nel suo poema didascalico-astrologico ‘Urania’, infatti, egli definisce di sé ed affida orgogliosamente ai posteri un’autorappresentazione che lo colloca accanto ad Omero ed a Virgilio in un Parnaso restaurato e fatto napoletano.
2018
9788890790553
Giovanni Pontano di fronte ai posteri: un autoritratto letterario / Germano, Giuseppe. - (2018), pp. 1-9. (Intervento presentato al convegno La letteratura italiana e le arti, ADI, Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016) tenutosi a Napoli nel 7-10 settembre 2016).
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