Il contributo propone l’esame di nuove tracce documentarie e iconografiche relative alla diffusione della lezione vinciana all’interno dei modelli di fortificazioni urbane adottati nel Regno di Napoli in età aragonese e vicereale. Partendo dalla matrice leonardesca e martiniana dell’idea di città fortificata, l'autore analizza l’opera svolta dagli ingegneri attivi nel Mezzogiorno tra il volgere del XV secolo e gli inizi del XVI, nel quadro dell’evoluzione delle tecniche dell’architettura militare ‘alla moderna’ verificatasi a partire dalla fine del Quattrocento attraverso l’introduzione della tipologia del bastione e di altre strutture di difesa atte a contrastare la minaccia di armi sempre più sofisticate. In particolare, nel testo si evidenzia l’importanza dell’opera napoletana di Antonio Marchesi da Settignano come risultato delle esperienze maturate a contatto con Leonardo e Francesco di Giorgio Martini tra Milano, Roma e Napoli.
Influenze vinciane e martiniane sui modelli di fortificazioni urbane nel Mezzogiorno tra ’400 e ’500. Note dallo studio in corso / Buccaro, Alfredo. - primo:(2018), pp. 189-202. (Intervento presentato al convegno History of Engineering / Storia dell’Ingegneria. 3rd International Conference / 7° Convegno Nazionale tenutosi a Napoli nel 23-24 aprile 2018).
Influenze vinciane e martiniane sui modelli di fortificazioni urbane nel Mezzogiorno tra ’400 e ’500. Note dallo studio in corso
Alfredo Buccaro
2018
Abstract
Il contributo propone l’esame di nuove tracce documentarie e iconografiche relative alla diffusione della lezione vinciana all’interno dei modelli di fortificazioni urbane adottati nel Regno di Napoli in età aragonese e vicereale. Partendo dalla matrice leonardesca e martiniana dell’idea di città fortificata, l'autore analizza l’opera svolta dagli ingegneri attivi nel Mezzogiorno tra il volgere del XV secolo e gli inizi del XVI, nel quadro dell’evoluzione delle tecniche dell’architettura militare ‘alla moderna’ verificatasi a partire dalla fine del Quattrocento attraverso l’introduzione della tipologia del bastione e di altre strutture di difesa atte a contrastare la minaccia di armi sempre più sofisticate. In particolare, nel testo si evidenzia l’importanza dell’opera napoletana di Antonio Marchesi da Settignano come risultato delle esperienze maturate a contatto con Leonardo e Francesco di Giorgio Martini tra Milano, Roma e Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.