The introduction of Design courses within the Faculty of Architecture of the University of Naples “Federi- co II” dates back to the end of the Fifties. During this period the Italian design started to turn into a worl- dwide phenomenon. The contribution of Naples to the growth of the Italian design during these years has been crucial. That’s why Naples represents an industrial, economic and social scenario that is different from the one of the Northern Italy. This specificity, that could be extended, from Naples to the whole Southern Italy, needs specific skills in order to face local issues that could be resumed under the slogan of un “imperfect modernity”. This slogan represents the combination of past and future, handcraft and industry, new life style and tradition, local and global that marks out the action of the design in Naples. This landscape has been marked by some of the most important masters of the Italian design “golden age” from the Fifties, like Roberto Mango and then Eduardo Vittoria, Filippo Alison, and Riccardo Dalisi. But above all, local circumstances have produced a different point of view on the design attitude to solve local problems, that represents the most important contribution of the Neapolitan School of design. L’introduzione della formazione in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Univer- sità degli Studi di Napoli “Federico II” ha inizio dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, nel periodo in cui si afferma il design italiano come fenomeno assoluto. Il contributo napoletano è stato, in questo periodo, determinante per la sua capacità di fornire un diverso punto di vista del sistema produttivo, di quello sociale e un inconsueto modo di intendere l’innovazione rispetto a quanto si an- dava affermando nel Nord Italia. Questo processo d’interazione del design con il contesto territoriale ha prodotto nel tempo una propria idea di modernità, tuttavia “imperfetta”. Questa sorta di slogan riesce a riassumere al meglio l’insieme delle contraddizioni legate al rapporto tra design e Mezzogiorno d’Italia, generate dal confronto costante, e irrisolto, tra industria e artigianato, tra nuovi stili di vita e tradizione, tra localismo e ambizione alla globalizzazione.All’interno di questo contesto generale, il panorama napoletano è stato ciò nonostante segnato da alcuni dei protagonisti del design italiano, vale a dire Roberto Mango e poi Eduardo Vittoria; Filippo Alison e Riccardo Dalisi. Ma al di là dei singoli personaggi e circostanze, la più importante lezione della scuola napoletana è stata quella di intuire che, anche in una società avanzata, le soluzioni devono essere semplicemente il frutto di un’elaborazione che si costruisce nel contradditorio costante con le istanze che, nel tempo, il sistema territoriale pone.

Per il sociale e lo sviluppo locale Il design presso la Federico II di Napoli / Morone, Alfonso. - In: QUAD. - ISSN 2611-4437. - N.1 / 2018(2018), pp. 303-319.

Per il sociale e lo sviluppo locale Il design presso la Federico II di Napoli

Alfonso Morone, Vincenzo Cristallo
2018

Abstract

The introduction of Design courses within the Faculty of Architecture of the University of Naples “Federi- co II” dates back to the end of the Fifties. During this period the Italian design started to turn into a worl- dwide phenomenon. The contribution of Naples to the growth of the Italian design during these years has been crucial. That’s why Naples represents an industrial, economic and social scenario that is different from the one of the Northern Italy. This specificity, that could be extended, from Naples to the whole Southern Italy, needs specific skills in order to face local issues that could be resumed under the slogan of un “imperfect modernity”. This slogan represents the combination of past and future, handcraft and industry, new life style and tradition, local and global that marks out the action of the design in Naples. This landscape has been marked by some of the most important masters of the Italian design “golden age” from the Fifties, like Roberto Mango and then Eduardo Vittoria, Filippo Alison, and Riccardo Dalisi. But above all, local circumstances have produced a different point of view on the design attitude to solve local problems, that represents the most important contribution of the Neapolitan School of design. L’introduzione della formazione in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Univer- sità degli Studi di Napoli “Federico II” ha inizio dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, nel periodo in cui si afferma il design italiano come fenomeno assoluto. Il contributo napoletano è stato, in questo periodo, determinante per la sua capacità di fornire un diverso punto di vista del sistema produttivo, di quello sociale e un inconsueto modo di intendere l’innovazione rispetto a quanto si an- dava affermando nel Nord Italia. Questo processo d’interazione del design con il contesto territoriale ha prodotto nel tempo una propria idea di modernità, tuttavia “imperfetta”. Questa sorta di slogan riesce a riassumere al meglio l’insieme delle contraddizioni legate al rapporto tra design e Mezzogiorno d’Italia, generate dal confronto costante, e irrisolto, tra industria e artigianato, tra nuovi stili di vita e tradizione, tra localismo e ambizione alla globalizzazione.All’interno di questo contesto generale, il panorama napoletano è stato ciò nonostante segnato da alcuni dei protagonisti del design italiano, vale a dire Roberto Mango e poi Eduardo Vittoria; Filippo Alison e Riccardo Dalisi. Ma al di là dei singoli personaggi e circostanze, la più importante lezione della scuola napoletana è stata quella di intuire che, anche in una società avanzata, le soluzioni devono essere semplicemente il frutto di un’elaborazione che si costruisce nel contradditorio costante con le istanze che, nel tempo, il sistema territoriale pone.
2018
Per il sociale e lo sviluppo locale Il design presso la Federico II di Napoli / Morone, Alfonso. - In: QUAD. - ISSN 2611-4437. - N.1 / 2018(2018), pp. 303-319.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
27_CRISTALLO-MORONE-19-APRILE-2018.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo completo
Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 2.5 MB
Formato Adobe PDF
2.5 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/718715
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact