La Mostra Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio costituisce un’occasione di riflessione e confronto sull’opera di un maestro dell’architettura del Novecento che appartiene, con altri, a un’altra storia spesso troppo poco raccontata. La lunga carriera e il gran numero di edifici realizzati da Pouillon in diversi paesi del Mediterraneo, sono prova di una ricerca appassionata e di grande valore che spazia dalla scala urbana a quella della costruzione. La selezione dei lavori, a cura degli ideatori dell’iniziativa Giulio Barazzetta, Renato Capozzi e Catherine Sayen - allestiti in mostra da Francesca Patrono, Mirko Russo e Claudia Sansò presso l’Ambulacro della Biblioteca di Palazzo Gravina a Napoli - rappresenta uno sguardo attento su questa significativa produzione, concentrandosi accuratamente su quattro opere ritenute ‘paradigmatiche’ e individuando, per ciascuna di esse, un’altra che ne rappresentasse una declinazione secondo un principio di continuità di temi affrontati e soluzioni proposte. I grandi complessi urbani costruiti in Francia e Algeria indicano la vocazione di queste architetture a costituire pezzi della città moderna che siano in grado di interpretare le tracce dei contesti. Si rinvengono i temi della complessità tipo-morfologica ma anche della prefabbricazione e della razionalizzazione del processo edilizio, mediando tra la tradizione e una industrializzazione finalizzata all’edilizia di massa.
Titolo: | Fernand Pouillon. Costruzione, Città, Paesaggio | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2018 | |
Abstract: | La Mostra Fernand Pouillon. Costruzione, città, paesaggio costituisce un’occasione di riflessione e confronto sull’opera di un maestro dell’architettura del Novecento che appartiene, con altri, a un’altra storia spesso troppo poco raccontata. La lunga carriera e il gran numero di edifici realizzati da Pouillon in diversi paesi del Mediterraneo, sono prova di una ricerca appassionata e di grande valore che spazia dalla scala urbana a quella della costruzione. La selezione dei lavori, a cura degli ideatori dell’iniziativa Giulio Barazzetta, Renato Capozzi e Catherine Sayen - allestiti in mostra da Francesca Patrono, Mirko Russo e Claudia Sansò presso l’Ambulacro della Biblioteca di Palazzo Gravina a Napoli - rappresenta uno sguardo attento su questa significativa produzione, concentrandosi accuratamente su quattro opere ritenute ‘paradigmatiche’ e individuando, per ciascuna di esse, un’altra che ne rappresentasse una declinazione secondo un principio di continuità di temi affrontati e soluzioni proposte. I grandi complessi urbani costruiti in Francia e Algeria indicano la vocazione di queste architetture a costituire pezzi della città moderna che siano in grado di interpretare le tracce dei contesti. Si rinvengono i temi della complessità tipo-morfologica ma anche della prefabbricazione e della razionalizzazione del processo edilizio, mediando tra la tradizione e una industrializzazione finalizzata all’edilizia di massa. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11588/717426 | |
ISBN: | 978-88-8497-668-0 | |
Appare nelle tipologie: | 5.05 Esposizione |