Partendo dall’analisi del volume di Colin Crouch (Quanto capitalismo può sopportare la società?, Laterza 2015, pp.230, euro 19) l’articolo propone una riflessione fra le logiche del potere del mercato, la crescita delle diseguaglianze e il tentativo di contrastarle messe in atto dalla socialdemocrazia che si presenta come la forza che può, e ha storicamente, rappresentato gli interessi sociali, civili, culturali di chi è penalizzato dall’egemonia dell’economia di mercato. Il mercato ha creato e crea problemi sociali, come Crouch mostrerà nella sua disamina, ed è allora proprio in queste situazioni di potere del mercato, cui non abbiamo trovato alternative sembra sostenere Crouch, che abbiamo bisogno di agire e di recuperare le politiche sociali della socialdemocrazia. Nel proporre i punti di forza per cui la socialdemocrazia può ricoprire questo nuovo ruolo, Crouch analizza da vicino con che tipo di capitalismo e con che tipi di neoliberismo essa deve rapportarsi e in che modo essa può offrire soluzioni non solo ai soggetti deboli ma alle stesse istituzioni che del mercato vivono. L’autore chiede di essere capace di inventare nuove strategie e dedicare una diversa attenzione ai nuovi soggetti – in primo luogo le donne ma poi anche ai precari ai gruppi di pressione, ai consumatori o agli ambientalisti - che diventano protagonisti della mutata scena sociale; uno scena cupa, ma che non sembra determinare nell’autore un atteggiamento catastrofico o privo di una certa carica di ottimismo, per lo meno in termini di possibilità di azioni da mettere in campo.

Una politica per il XXI secolo? / ORIENTALE CAPUTO, Giustina. - In: QUADERNI DI RASSEGNA SINDACALE. LAVORI. - ISSN 1590-9689. - 3:(2015), pp. 255-266.

Una politica per il XXI secolo?

GIUSTINA ORIENTALE CAPUTO
2015

Abstract

Partendo dall’analisi del volume di Colin Crouch (Quanto capitalismo può sopportare la società?, Laterza 2015, pp.230, euro 19) l’articolo propone una riflessione fra le logiche del potere del mercato, la crescita delle diseguaglianze e il tentativo di contrastarle messe in atto dalla socialdemocrazia che si presenta come la forza che può, e ha storicamente, rappresentato gli interessi sociali, civili, culturali di chi è penalizzato dall’egemonia dell’economia di mercato. Il mercato ha creato e crea problemi sociali, come Crouch mostrerà nella sua disamina, ed è allora proprio in queste situazioni di potere del mercato, cui non abbiamo trovato alternative sembra sostenere Crouch, che abbiamo bisogno di agire e di recuperare le politiche sociali della socialdemocrazia. Nel proporre i punti di forza per cui la socialdemocrazia può ricoprire questo nuovo ruolo, Crouch analizza da vicino con che tipo di capitalismo e con che tipi di neoliberismo essa deve rapportarsi e in che modo essa può offrire soluzioni non solo ai soggetti deboli ma alle stesse istituzioni che del mercato vivono. L’autore chiede di essere capace di inventare nuove strategie e dedicare una diversa attenzione ai nuovi soggetti – in primo luogo le donne ma poi anche ai precari ai gruppi di pressione, ai consumatori o agli ambientalisti - che diventano protagonisti della mutata scena sociale; uno scena cupa, ma che non sembra determinare nell’autore un atteggiamento catastrofico o privo di una certa carica di ottimismo, per lo meno in termini di possibilità di azioni da mettere in campo.
2015
Una politica per il XXI secolo? / ORIENTALE CAPUTO, Giustina. - In: QUADERNI DI RASSEGNA SINDACALE. LAVORI. - ISSN 1590-9689. - 3:(2015), pp. 255-266.
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