La tesi che Richter propone in questo lavoro è affascinante e quanto mai attuale: al progressivo venir meno di una figura divina cui fare riferimento – fenomeno che tipicamente caratterizza il processo di secolarizzazione della società moderna – l'uomo occidentale avrebbe storicamente risposto rifugiandosi in un "IO" sempre più ipertrofico. Gli uomini avrebbero imparato ad irrobustire un'illusione di onnipotenza del proprio Io, servendosi della razionalità e del dominio tecnico-scientifico del mondo. «Ci si illuse – egli dice – di essere nella condizione di calcolare e dirigere, con la ricerca causale, il futuro, che prima era assolutamente incerto e rimesso esclusivamente nelle mani di Dio. Si pensò che ogni segreto del mondo potesse essere svelato con i mezzi della matematica. Ci si convinse allora di aver ereditato da Dio la funzione di dominatori del mondo». Ma la coscienza dell’uomo moderno, avverte l’autore, sembra essere dominata dalla paura di scoprire in se stesso la sua dipendenza, la sua fragilità, la sua inevitabile mortalità, la sgradevole verità dei suoi limiti, rivelando, in breve, la presenza di un vero e proprio Complesso di Dio.
Il complesso di Dio / Oliverio, Stefano. - (2001), pp. 1-265.
Il complesso di Dio
Stefano Oliverio
2001
Abstract
La tesi che Richter propone in questo lavoro è affascinante e quanto mai attuale: al progressivo venir meno di una figura divina cui fare riferimento – fenomeno che tipicamente caratterizza il processo di secolarizzazione della società moderna – l'uomo occidentale avrebbe storicamente risposto rifugiandosi in un "IO" sempre più ipertrofico. Gli uomini avrebbero imparato ad irrobustire un'illusione di onnipotenza del proprio Io, servendosi della razionalità e del dominio tecnico-scientifico del mondo. «Ci si illuse – egli dice – di essere nella condizione di calcolare e dirigere, con la ricerca causale, il futuro, che prima era assolutamente incerto e rimesso esclusivamente nelle mani di Dio. Si pensò che ogni segreto del mondo potesse essere svelato con i mezzi della matematica. Ci si convinse allora di aver ereditato da Dio la funzione di dominatori del mondo». Ma la coscienza dell’uomo moderno, avverte l’autore, sembra essere dominata dalla paura di scoprire in se stesso la sua dipendenza, la sua fragilità, la sua inevitabile mortalità, la sgradevole verità dei suoi limiti, rivelando, in breve, la presenza di un vero e proprio Complesso di Dio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.