Ancora una volta la Cassazione 'oscura' il valore dell'immediatezza nel rapporto tra giudice e prova, quando si tratta di accertare delitti con vittime vulnerabili, pur riconoscendo che il giudice d'appello non possa assumersi la responsabilità di un capovolgimento dell'assoluzione in condanna, senza che il convincimento oltre ogni ragionevole dubbio si sia nutrito dell'oralità. A fronte di quest'evenienza la nuova audizione del teste, soggetto debole, sia pure con le opportune cautele , è rimessa alla discrezionalità del giudice, orientato dal criterio giurisprudenziale dell'indefettibile necessità. Che il criterio si presti a molteplici interpretazioni è un dato; esso, tuttavia, risente fortemente dei condizionamenti del contesto in cui opera, assumendo il significato di un parametro volto a prevenire l'errore logico, che sarebbe in re ipsa, a causa del ribaltamento della pronuncia assolutoria, sulla base di una valutazione cartolare del materiale probatorio disposizione del primo giudice. Si tratta di un errore logico, che inficerebbe la motivazione, originando il dubbio ragionevole, intrinseco all'opposta valutazione della stessa prova dichiarativa del giudice d'appello.

L'immediatezza nel rapporto tra giudice e prova / Iasevoli, Clelia. - In: L'INDICE PENALE. - ISSN 0019-7084. - 1(2018), pp. 191-208.

L'immediatezza nel rapporto tra giudice e prova

Clelia Iasevoli
2018

Abstract

Ancora una volta la Cassazione 'oscura' il valore dell'immediatezza nel rapporto tra giudice e prova, quando si tratta di accertare delitti con vittime vulnerabili, pur riconoscendo che il giudice d'appello non possa assumersi la responsabilità di un capovolgimento dell'assoluzione in condanna, senza che il convincimento oltre ogni ragionevole dubbio si sia nutrito dell'oralità. A fronte di quest'evenienza la nuova audizione del teste, soggetto debole, sia pure con le opportune cautele , è rimessa alla discrezionalità del giudice, orientato dal criterio giurisprudenziale dell'indefettibile necessità. Che il criterio si presti a molteplici interpretazioni è un dato; esso, tuttavia, risente fortemente dei condizionamenti del contesto in cui opera, assumendo il significato di un parametro volto a prevenire l'errore logico, che sarebbe in re ipsa, a causa del ribaltamento della pronuncia assolutoria, sulla base di una valutazione cartolare del materiale probatorio disposizione del primo giudice. Si tratta di un errore logico, che inficerebbe la motivazione, originando il dubbio ragionevole, intrinseco all'opposta valutazione della stessa prova dichiarativa del giudice d'appello.
2018
L'immediatezza nel rapporto tra giudice e prova / Iasevoli, Clelia. - In: L'INDICE PENALE. - ISSN 0019-7084. - 1(2018), pp. 191-208.
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