A differenza di altri ordinamenti dell’Unione Europea, in Italia il legislatore non considerava le offerte pubbliche di scambio alla stregua di operazioni da ricondurre nell’ambito della Direttiva 2003/71/CE. Per contro, tali iniziative erano ricomprese nell’alveo della disciplina relativa alle offerte pubbliche di acquisto e di scambio. Con le novità di cui al D.Lgs. 18 settembre 2009, n. 146 (c.d. “Decreto correttivo”) è possibile usufruire del c.d. “passaporto europeo” che permette di promuovere in Italia un’offerta di scambio transfrontaliera secondo le regole previste dalla Direttiva Prospetti e, pertanto, sulla base della traduzione della sola nota di sintesi. In merito la Consob era intervenuta dapprima con una comunicazione interpretativa, poi modificando l’articolo 37 del Regolamento emittenti, da ultimo proponendo una serie di interventi correttivi dell’attuale disciplina con l’obiettivo di temperare gli oneri di compliance per gli operatori pur assicurando adeguata tutela informativa agli investitori.
Il nuovo regime delle Offerte pubbliche di scambio connesse ad operazioni di ristrutturazione del debito / Scipione, Luigi. - In: INNOVAZIONE E DIRITTO. - ISSN 1825-9871. - 1(2011), pp. 97-124.
Il nuovo regime delle Offerte pubbliche di scambio connesse ad operazioni di ristrutturazione del debito
SCIPIONE Luigi
2011
Abstract
A differenza di altri ordinamenti dell’Unione Europea, in Italia il legislatore non considerava le offerte pubbliche di scambio alla stregua di operazioni da ricondurre nell’ambito della Direttiva 2003/71/CE. Per contro, tali iniziative erano ricomprese nell’alveo della disciplina relativa alle offerte pubbliche di acquisto e di scambio. Con le novità di cui al D.Lgs. 18 settembre 2009, n. 146 (c.d. “Decreto correttivo”) è possibile usufruire del c.d. “passaporto europeo” che permette di promuovere in Italia un’offerta di scambio transfrontaliera secondo le regole previste dalla Direttiva Prospetti e, pertanto, sulla base della traduzione della sola nota di sintesi. In merito la Consob era intervenuta dapprima con una comunicazione interpretativa, poi modificando l’articolo 37 del Regolamento emittenti, da ultimo proponendo una serie di interventi correttivi dell’attuale disciplina con l’obiettivo di temperare gli oneri di compliance per gli operatori pur assicurando adeguata tutela informativa agli investitori.File | Dimensione | Formato | |
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