L’articolo espone problematiche palesatesi e rimedi adottati nel particolarissimo ed emblematico caso studio di un fabbricato sito in Napoli, edificato nell’immediato dopoguerra (1947/49), e che nel 2011 ha presentato gravi problemi agli elementi strutturali in calcestruzzo armato. Grazie ad una estesissima campagna di prove in sito, si è potuto innanzi tutto valutare la legge di variabilità dei fenomeni degradanti in funzione del fronte di esposizione e dell’altezza, e quindi si è potuto concepire un intervento di rinforzo, dalle fondazioni fino al piano attico, attuato con materiali di ultima generazione (calcestruzzo autocompattante, materiali compositi), e tale da garantire un nuovo ciclo di vita superiore a quello da considerare ormai concluso. Dal punto di vista sperimentale, a tal fine, sono stati in parallelo condotti studi finalizzati alla determinazione del momento nel quale la carbonatazione avrà superato il guscio di rivestimento in SCC, e riproporrà quindi il problema dell’aggressione al calcestruzzo di origine. Sulla base di sperimentazioni condotte mediante test di carbonatazione accelerata secondo la norma UNI EN 13295-2, dei modelli teorici della letteratura internazionale sull’argomento ma anche dei dati raccolti sul campo, è stato ipotizzato – con riferimento al noto modello di Tuutti – il periodo di ultimazione dell’innesco e di inizio della propagazione. Il caso può essere considerato, per questo tipo di edifici, paradigmatico per valutazioni di resilienza del patrimonio edilizio nonché per strategie di riduzione di vulnerabilità, sia per la fase di approccio (diagnosi ed intervento) sia per la fase di programmazione della manutenzione, alla luce del fatto che in Italia circa il 70% degli edifici sono stati costruiti dopo il 1946 e quasi tutti hanno le stesse caratteristiche costruttive, mentre circa il 30% è stato edificato fra il 1946 ed il 1971 (anno di pubblicazione della legge 1086), e buona parte di essi è prevedibile possano avere problematiche analoghe nei prossimi anni.

SCC, FRP, incamiciatura, per un intervento di rinforzo di strutture in c.a. fortemente degradate del dopoguerra / Nicolella, M.. - In: INGENIO. - ISSN 2307-8928. - (2018).

SCC, FRP, incamiciatura, per un intervento di rinforzo di strutture in c.a. fortemente degradate del dopoguerra

Nicolella M.
Writing – Original Draft Preparation
2018

Abstract

L’articolo espone problematiche palesatesi e rimedi adottati nel particolarissimo ed emblematico caso studio di un fabbricato sito in Napoli, edificato nell’immediato dopoguerra (1947/49), e che nel 2011 ha presentato gravi problemi agli elementi strutturali in calcestruzzo armato. Grazie ad una estesissima campagna di prove in sito, si è potuto innanzi tutto valutare la legge di variabilità dei fenomeni degradanti in funzione del fronte di esposizione e dell’altezza, e quindi si è potuto concepire un intervento di rinforzo, dalle fondazioni fino al piano attico, attuato con materiali di ultima generazione (calcestruzzo autocompattante, materiali compositi), e tale da garantire un nuovo ciclo di vita superiore a quello da considerare ormai concluso. Dal punto di vista sperimentale, a tal fine, sono stati in parallelo condotti studi finalizzati alla determinazione del momento nel quale la carbonatazione avrà superato il guscio di rivestimento in SCC, e riproporrà quindi il problema dell’aggressione al calcestruzzo di origine. Sulla base di sperimentazioni condotte mediante test di carbonatazione accelerata secondo la norma UNI EN 13295-2, dei modelli teorici della letteratura internazionale sull’argomento ma anche dei dati raccolti sul campo, è stato ipotizzato – con riferimento al noto modello di Tuutti – il periodo di ultimazione dell’innesco e di inizio della propagazione. Il caso può essere considerato, per questo tipo di edifici, paradigmatico per valutazioni di resilienza del patrimonio edilizio nonché per strategie di riduzione di vulnerabilità, sia per la fase di approccio (diagnosi ed intervento) sia per la fase di programmazione della manutenzione, alla luce del fatto che in Italia circa il 70% degli edifici sono stati costruiti dopo il 1946 e quasi tutti hanno le stesse caratteristiche costruttive, mentre circa il 30% è stato edificato fra il 1946 ed il 1971 (anno di pubblicazione della legge 1086), e buona parte di essi è prevedibile possano avere problematiche analoghe nei prossimi anni.
2018
SCC, FRP, incamiciatura, per un intervento di rinforzo di strutture in c.a. fortemente degradate del dopoguerra / Nicolella, M.. - In: INGENIO. - ISSN 2307-8928. - (2018).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Nicolella_Interevento cls degradato.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo principale
Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 2.2 MB
Formato Adobe PDF
2.2 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/714407
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact