Gli strumenti di tutela della persona in ragione dell'età vanno coniugati con la funzione della pena e con le cadenze, i tempi e le garanzie del processo ordinario. Se la tutela del diritto all'educazione richiede moduli tipici strutturati sulle specificità connesse allo status di minore e la conseguente esclusione di modalità non compatibili con quelle differenze, tuttavia, essa non può ridurre l'accertamento in posizione secondaria, almeno quando si tratta di soggetti imputabili, pur restando primario l'interesse a salvaguardare una rapida fuoriuscita del soggetto dal circuito penale. L'indirizzo di metodo si rinviene nell'art. 3 l. n. 81 del 1987, in cui è espressa la necessità che la disciplina del processo penale minorile si conformi ai principi generali del processo ordinario, con le modificazioni ed integrazioni imposte dalle condizioni psicologiche del minore, dalla sua maturità e dalle esigenze della sua educazione. Eppure, nell'attuale sottosistema penale le discrasie tra legge e prassi sono notevoli, essendo la giurisdizione abituata a valutare, in termini paternalistici, le diverse strategie legislative a presidio della situazione soggettiva del minore.

Pregi e difetti del processo penale italiano nei confronti del minore autore di reato / Iasevoli, Clelia. - Anais do seminàrio "Impactos jurídicos e socioeconómicos da redução da maioridade penal":Pregi e difetti del processo penale italiano nei confronti del minore autore di reato(2015), pp. 46-77. (Intervento presentato al convegno "Impactos jurídicos e socioeconómicos da redução da maioridade penal" tenutosi a auditorio da Faculdade de Direito de Ribeirão Preto da Universidade de São Paulo (FDRP-USP) nel 29 maggio 2015).

Pregi e difetti del processo penale italiano nei confronti del minore autore di reato

iasevoli
2015

Abstract

Gli strumenti di tutela della persona in ragione dell'età vanno coniugati con la funzione della pena e con le cadenze, i tempi e le garanzie del processo ordinario. Se la tutela del diritto all'educazione richiede moduli tipici strutturati sulle specificità connesse allo status di minore e la conseguente esclusione di modalità non compatibili con quelle differenze, tuttavia, essa non può ridurre l'accertamento in posizione secondaria, almeno quando si tratta di soggetti imputabili, pur restando primario l'interesse a salvaguardare una rapida fuoriuscita del soggetto dal circuito penale. L'indirizzo di metodo si rinviene nell'art. 3 l. n. 81 del 1987, in cui è espressa la necessità che la disciplina del processo penale minorile si conformi ai principi generali del processo ordinario, con le modificazioni ed integrazioni imposte dalle condizioni psicologiche del minore, dalla sua maturità e dalle esigenze della sua educazione. Eppure, nell'attuale sottosistema penale le discrasie tra legge e prassi sono notevoli, essendo la giurisdizione abituata a valutare, in termini paternalistici, le diverse strategie legislative a presidio della situazione soggettiva del minore.
2015
978-85-62593-16-1
Pregi e difetti del processo penale italiano nei confronti del minore autore di reato / Iasevoli, Clelia. - Anais do seminàrio "Impactos jurídicos e socioeconómicos da redução da maioridade penal":Pregi e difetti del processo penale italiano nei confronti del minore autore di reato(2015), pp. 46-77. (Intervento presentato al convegno "Impactos jurídicos e socioeconómicos da redução da maioridade penal" tenutosi a auditorio da Faculdade de Direito de Ribeirão Preto da Universidade de São Paulo (FDRP-USP) nel 29 maggio 2015).
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