Mentre il Movimento Moderno rifiuta nel suo insieme la città del passato come espressione di un sistema di valori che non riconosce più come propri, non può invece rinunciare al rapporto con la natura. Nessuno tra i Maestri ha potuto immaginare la propria ricerca al di fuori del mondo naturale, non ovviamente coloro che hanno tratto ispirazione dalle forme organiche, ma neanche quanti si sono rifatti alla ragione che proprio dalla natura ha tratto i propri principi fondativi. La casa è stata il terreno sul quale la modernità ha combattuto la propria battaglia contro il passato, nella convinzione che attraverso l’abitare si potesse incidere sull’esistenza degli uomini e contribuire a migliorarla. Il compito della casa è rimasto lo stesso in ogni epoca: offrire riparo al corpo, al cuore e al pensiero dell’uomo. Ma i bisogni e i rapporti con l’ambiente cambiano continuamente e così anche le forme dell’abitare che ne sono una diretta espressione. La casa moderna ha abbattuto ogni barriera verso l’ambiente, si è aperta verso l’aria, il sole e il verde. La natura è stata accolta ovunque possibile: “dentro”, “sotto” e “sopra” l’architettura. È nato un nuovo repertorio di spazi osmotici dove l’intimità dello spazio domestico e il paesaggio si sono incontrati e contaminati reciprocamente. Lo studio ripercorre le tappe significative di questa vera e propria rivoluzione nel modo di progettare la casa nella natura attraverso i principali contributi teorici e le opere paradigmatiche, nell’intento di sollecitare una riflessione quanto mai attuale: su come al bisogno di un rapporto più sano e genuino con l’ambiente sia possibile dare una risposta non solo in termini tecnologici, come oggi sta avvenendo, ma anche, come sarebbe auspicabile e già accaduto nel recente passato, in termini di espressione formale e di qualità spaziale, cioè di Architettura.
La natura domestica. Il verde nel progetto della casa moderna / Viola, F.. - (2018), pp. 1-156.
La natura domestica. Il verde nel progetto della casa moderna
Viola F.
2018
Abstract
Mentre il Movimento Moderno rifiuta nel suo insieme la città del passato come espressione di un sistema di valori che non riconosce più come propri, non può invece rinunciare al rapporto con la natura. Nessuno tra i Maestri ha potuto immaginare la propria ricerca al di fuori del mondo naturale, non ovviamente coloro che hanno tratto ispirazione dalle forme organiche, ma neanche quanti si sono rifatti alla ragione che proprio dalla natura ha tratto i propri principi fondativi. La casa è stata il terreno sul quale la modernità ha combattuto la propria battaglia contro il passato, nella convinzione che attraverso l’abitare si potesse incidere sull’esistenza degli uomini e contribuire a migliorarla. Il compito della casa è rimasto lo stesso in ogni epoca: offrire riparo al corpo, al cuore e al pensiero dell’uomo. Ma i bisogni e i rapporti con l’ambiente cambiano continuamente e così anche le forme dell’abitare che ne sono una diretta espressione. La casa moderna ha abbattuto ogni barriera verso l’ambiente, si è aperta verso l’aria, il sole e il verde. La natura è stata accolta ovunque possibile: “dentro”, “sotto” e “sopra” l’architettura. È nato un nuovo repertorio di spazi osmotici dove l’intimità dello spazio domestico e il paesaggio si sono incontrati e contaminati reciprocamente. Lo studio ripercorre le tappe significative di questa vera e propria rivoluzione nel modo di progettare la casa nella natura attraverso i principali contributi teorici e le opere paradigmatiche, nell’intento di sollecitare una riflessione quanto mai attuale: su come al bisogno di un rapporto più sano e genuino con l’ambiente sia possibile dare una risposta non solo in termini tecnologici, come oggi sta avvenendo, ma anche, come sarebbe auspicabile e già accaduto nel recente passato, in termini di espressione formale e di qualità spaziale, cioè di Architettura.File | Dimensione | Formato | |
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