Architettura e arti figurative di età gotica in Campania

La Campania possiede un ricchissimo patrimonio di arte e architettura del Due e del Trecento, in larga parte conservato a Napoli, ma diffuso, sia pur in maniera ineguale, anche nel resto del territorio. Il crescente protagonismo della capitale, diventata il principale polo culturale del Regno angioino, la pose infatti al centro di un ramificato sistema di relazioni e scambi con le altre città della Penisola, l’aristocrazia delle province, le alte gerarchie ecclesiastiche e gli ordini religiosi, antichi e recenti. Apporti culturali allogeni si combinarono così in maniera originale con il sostrato locale e con gli elementi della tradizione; parallelamente, i processi di consolidamento delle istituzioni politiche facevano sentire l'esigenza di più sofisticati linguaggi politici e strategie di comunicazione. Questo importante e ricco contesto è stato negli ultimi anni oggetto di rinnovato interesse da parte della critica, che ha approfondito, accanto allo studio degli aspetti formali e figurativi delle testimonianze artistiche, i temi relativi alla committenza e le loro implicazioni sul piano sociale e culturale. Il volume fornisce un quadro aggiornato della complessità di questi fenomeni, rivolto alla comunità scientifica, ma anche al più largo pubblico interessato al patrimonio culturale.