Oggi in Italia l’antropologia, pur in un contesto di impoverimento dei suoi spazi accademici e di dispersione della sua tradizione demologica, da un lato com- pare nella formazione di varie professioni, dall’altro, anche per effetto delle attuali tendenze internazionali, mostra una moltiplicazione e frammentazione di campi di ricerca con una contaminazione di strumenti e metodologie. Tutto ciò riguarda anche l’antropologia medica, dove si osserva l’emersione di nuovi oggetti, approcci e metodi. Nel contributo viene proposta, ripensando a una ricerca etnografica svolta in un reparto pediatrico per la cura del diabete di un ospedale universitario a Napoli e discutendo di un’esperienza di insegnamento in M-DEA/01 in un corso di laurea di infermieristica della medesima istituzione, una riflessione sulle poten- zialità in Italia nel XXI secolo dell’antropologia e dell’indagine etnografica appli- cata ai contesti sanitari. Emerge in conclusione che per fare antropologia diviene sempre più utile un approccio transdisciplinare.
Un antropologo in ospedale. Etnografia in un'istituzione biomedica universitaria, tra intersezioni disciplinari e contaminazioni metodologiche / Zito, Eugenio. - In: LARES. - ISSN 0023-8503. - 83:3(2017), pp. 509-525.
Un antropologo in ospedale. Etnografia in un'istituzione biomedica universitaria, tra intersezioni disciplinari e contaminazioni metodologiche
Eugenio Zito
2017
Abstract
Oggi in Italia l’antropologia, pur in un contesto di impoverimento dei suoi spazi accademici e di dispersione della sua tradizione demologica, da un lato com- pare nella formazione di varie professioni, dall’altro, anche per effetto delle attuali tendenze internazionali, mostra una moltiplicazione e frammentazione di campi di ricerca con una contaminazione di strumenti e metodologie. Tutto ciò riguarda anche l’antropologia medica, dove si osserva l’emersione di nuovi oggetti, approcci e metodi. Nel contributo viene proposta, ripensando a una ricerca etnografica svolta in un reparto pediatrico per la cura del diabete di un ospedale universitario a Napoli e discutendo di un’esperienza di insegnamento in M-DEA/01 in un corso di laurea di infermieristica della medesima istituzione, una riflessione sulle poten- zialità in Italia nel XXI secolo dell’antropologia e dell’indagine etnografica appli- cata ai contesti sanitari. Emerge in conclusione che per fare antropologia diviene sempre più utile un approccio transdisciplinare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.