Nel Mezzogiorno, più che in altre parti d’Italia, si avverte fortemente l’esigenza di saper comunicare la necessità di pianificare il territorio, di promuovere una cultura della pianificazione. I maggiori tempi di costruzione di un piano sono in buona parte dovuti a diverse condizioni all’origine (la costruzione del “quadro conoscitivo - rasentando l’assurdo - può ad esempio impegnare il pianificatore del Sud più della costruzione del piano stesso per la quasi totale assenza di banche dati comunali). Gli stessi fondi europei potevano essere un’occasione d’incentivo per la pianificazione comunale. Eppure, nonostante le maggiori difficoltà che si affrontano nel Mezzogiorno, la buona pianificazione esiste e si fa. La lettura di questi piani urbanistici innovativi del Mezzogiorno è anticipata da un breve saggio che vuole essere anche un’occasione per riflettere sul rapporto Mezzogiorno e pianificazione da un punto di vista insolito e poco conosciuto: quello espresso dal Movimento Comunità sulle pagine della rivista Urbanistica. Anche se molti concetti sono stati superati dal dibattito urbanistico successivo, è interessante riconoscere come tale Movimento ha sempre rivendicato la centralità del ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale nella costruzione dello sviluppo del Mezzogiorno. Dibattito spesso, ancora oggi, portato avanti meramente da un punto di vista economico e dove il ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale è considerata marginale. Accademicamente una data presumibile di apertura del dibattito urbanistico sulla questione dello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia è il Congresso Inu di Venezia del 1952. La posizione ufficiale degli urbanisti di allora può definirsi sorprendentemente moderna per l’epoca in quanto, contro l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno, propagandarono un’idea di sviluppo dal basso nella convinzione che lo sviluppo del territorio per essere tale debba essere locale ovvero debba coinvolgere la popolazione autoctona.

La Pianificazione comunale nel Mezzogiorno / Coppola, Emanuela. - (2015), pp. 1-360.

La Pianificazione comunale nel Mezzogiorno

Coppola Emanuela
2015

Abstract

Nel Mezzogiorno, più che in altre parti d’Italia, si avverte fortemente l’esigenza di saper comunicare la necessità di pianificare il territorio, di promuovere una cultura della pianificazione. I maggiori tempi di costruzione di un piano sono in buona parte dovuti a diverse condizioni all’origine (la costruzione del “quadro conoscitivo - rasentando l’assurdo - può ad esempio impegnare il pianificatore del Sud più della costruzione del piano stesso per la quasi totale assenza di banche dati comunali). Gli stessi fondi europei potevano essere un’occasione d’incentivo per la pianificazione comunale. Eppure, nonostante le maggiori difficoltà che si affrontano nel Mezzogiorno, la buona pianificazione esiste e si fa. La lettura di questi piani urbanistici innovativi del Mezzogiorno è anticipata da un breve saggio che vuole essere anche un’occasione per riflettere sul rapporto Mezzogiorno e pianificazione da un punto di vista insolito e poco conosciuto: quello espresso dal Movimento Comunità sulle pagine della rivista Urbanistica. Anche se molti concetti sono stati superati dal dibattito urbanistico successivo, è interessante riconoscere come tale Movimento ha sempre rivendicato la centralità del ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale nella costruzione dello sviluppo del Mezzogiorno. Dibattito spesso, ancora oggi, portato avanti meramente da un punto di vista economico e dove il ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale è considerata marginale. Accademicamente una data presumibile di apertura del dibattito urbanistico sulla questione dello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia è il Congresso Inu di Venezia del 1952. La posizione ufficiale degli urbanisti di allora può definirsi sorprendentemente moderna per l’epoca in quanto, contro l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno, propagandarono un’idea di sviluppo dal basso nella convinzione che lo sviluppo del territorio per essere tale debba essere locale ovvero debba coinvolgere la popolazione autoctona.
2015
978-88-7603-112-0
La Pianificazione comunale nel Mezzogiorno / Coppola, Emanuela. - (2015), pp. 1-360.
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