Il lavoro analizza le difficoltà che caratterizzano la differenza tra atti amministrativi generali e regolamenti. Differenza che, pur basandosi principalmente sul criterio del nomen iuris, non riesce a essere esauriente e determina non poche problematiche sul piano delle garanzie. A ciò si affianca, infatti, una tutela che passa attraverso l’analisi del potere di disapplicazione e di annullamento previsto per i regolamenti e che si mostra idonea per una più efficace garanzia. La sempre più estesa intercambiabilità fra atto regolamentare e amministrativo generale rende legittimo l’interrogativo se non si debba assicurare un più ampio spazio alla non applicazione e/o disapplicazione anche per quest’ultimo, con una sostanziale equivalenza nelle modalità di sindacato, superando il limite derivante dalle qualificazioni formali. A tal fine, si mostra rilevante la necessità di procedere a un’indagine sul “reale” carattere della disciplina ai fini del regime applicabile, come accade per i regolamenti, all’interno dei quali trova spazio la distinzione fra aspetti normativi e non e tra lesione diretta o meno, sicché anche per gli atti amministrativi generali la valutazione del contenuto, insieme con un più limitato rilievo da conferire al nomen iuris, sembra l’esito ragionevole di una evoluzione che impone una tale conclusione, con una tendenza per un favor alla disapplicazione ove ciò risulti necessario ai fini di giustizia.

Riflessioni sul controllo giurisdizionale nei confronti dei regolamenti e degli atti amministrativi generali / Cocozza, Giovanni. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 2(2017).

Riflessioni sul controllo giurisdizionale nei confronti dei regolamenti e degli atti amministrativi generali

cocozza
2017

Abstract

Il lavoro analizza le difficoltà che caratterizzano la differenza tra atti amministrativi generali e regolamenti. Differenza che, pur basandosi principalmente sul criterio del nomen iuris, non riesce a essere esauriente e determina non poche problematiche sul piano delle garanzie. A ciò si affianca, infatti, una tutela che passa attraverso l’analisi del potere di disapplicazione e di annullamento previsto per i regolamenti e che si mostra idonea per una più efficace garanzia. La sempre più estesa intercambiabilità fra atto regolamentare e amministrativo generale rende legittimo l’interrogativo se non si debba assicurare un più ampio spazio alla non applicazione e/o disapplicazione anche per quest’ultimo, con una sostanziale equivalenza nelle modalità di sindacato, superando il limite derivante dalle qualificazioni formali. A tal fine, si mostra rilevante la necessità di procedere a un’indagine sul “reale” carattere della disciplina ai fini del regime applicabile, come accade per i regolamenti, all’interno dei quali trova spazio la distinzione fra aspetti normativi e non e tra lesione diretta o meno, sicché anche per gli atti amministrativi generali la valutazione del contenuto, insieme con un più limitato rilievo da conferire al nomen iuris, sembra l’esito ragionevole di una evoluzione che impone una tale conclusione, con una tendenza per un favor alla disapplicazione ove ciò risulti necessario ai fini di giustizia.
2017
Riflessioni sul controllo giurisdizionale nei confronti dei regolamenti e degli atti amministrativi generali / Cocozza, Giovanni. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 2(2017).
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