Lo sport è uno dei più importanti ambiti sociali contemporanei in cui si articola l’identità di genere. Le idee e le convinzioni sul genere ne possono condizionare l’organizzazione e anche il modo in cui è praticato. Può essere un luogo di marginalizzazione dell’attività femminile e di affermazione di ideologie della disuguaglianza o di valori mascolini. Allo stesso tempo, però, può essere un luogo di trasformazione e conflitto. La questione del corpo diventa cruciale. Nelle nostre abitudini corporee, nelle pratiche, nei nostri gusti, nei consumi, si definiscono le appartenenze, lo status, specifici valori. La sua rappresentazione offre rilevanti indicazioni sui discorsi dominanti connessi al femminile e al maschile, sulla costruzione di nuovi immaginari, sulla dimensione del dominio o del potere, ma anche del conflitto. Ora, se in Italia esiste ancora un sostanziale divario fra maschi e femmine per quanto concerne la generale pratica sportiva, è vero anche che il fitness sta conoscendo, negli ultimi anni, dei profondi mutamenti, nella partecipazione e nel tipo di discipline. Ad esempio il crossfit, una disciplina che è in forte crescita e che – per le sue specifiche caratteristiche – può rappresentare un punto di vista interessante sul rapporto tra sport, corpo e identità di genere: uomini e donne gareggiano nelle stesse classi durante gli allenamenti; eseguono gli stessi esercizi; i Crossfit games presentano due distinte categorie per uomini e donne, ma anche quella mista; ma, soprattutto, c’è un approccio profondamente diverso rispetto all’allenamento della forza, neutro rispetto agli stereotipi di genere legati al fitness, e dunque alla conseguente modifica nel corpo come dell’immaginario di donne e uomini.Il paper, allora, vuole analizzare in che misura questa disciplina riesca a ri-articolare i concetti stessi di femminilità e mascolinità, legati al corpo, così come la rappresentazione e l’autorappresentazione delle atlete. Quanto, quindi, il corpo sportivo strutturi possibili trasformazioni nei significati e nelle identità, influenzando le loro rappresentazioni nello spazio pubblico.

Corpi sportivi e identità di genere. Il Crossfit / Bifulco, Luca; Tuselli, Alessia. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 17:(2017), pp. 254-282. [10.6092/1827-9198/5389]

Corpi sportivi e identità di genere. Il Crossfit

Luca Bifulco;Alessia Tuselli
2017

Abstract

Lo sport è uno dei più importanti ambiti sociali contemporanei in cui si articola l’identità di genere. Le idee e le convinzioni sul genere ne possono condizionare l’organizzazione e anche il modo in cui è praticato. Può essere un luogo di marginalizzazione dell’attività femminile e di affermazione di ideologie della disuguaglianza o di valori mascolini. Allo stesso tempo, però, può essere un luogo di trasformazione e conflitto. La questione del corpo diventa cruciale. Nelle nostre abitudini corporee, nelle pratiche, nei nostri gusti, nei consumi, si definiscono le appartenenze, lo status, specifici valori. La sua rappresentazione offre rilevanti indicazioni sui discorsi dominanti connessi al femminile e al maschile, sulla costruzione di nuovi immaginari, sulla dimensione del dominio o del potere, ma anche del conflitto. Ora, se in Italia esiste ancora un sostanziale divario fra maschi e femmine per quanto concerne la generale pratica sportiva, è vero anche che il fitness sta conoscendo, negli ultimi anni, dei profondi mutamenti, nella partecipazione e nel tipo di discipline. Ad esempio il crossfit, una disciplina che è in forte crescita e che – per le sue specifiche caratteristiche – può rappresentare un punto di vista interessante sul rapporto tra sport, corpo e identità di genere: uomini e donne gareggiano nelle stesse classi durante gli allenamenti; eseguono gli stessi esercizi; i Crossfit games presentano due distinte categorie per uomini e donne, ma anche quella mista; ma, soprattutto, c’è un approccio profondamente diverso rispetto all’allenamento della forza, neutro rispetto agli stereotipi di genere legati al fitness, e dunque alla conseguente modifica nel corpo come dell’immaginario di donne e uomini.Il paper, allora, vuole analizzare in che misura questa disciplina riesca a ri-articolare i concetti stessi di femminilità e mascolinità, legati al corpo, così come la rappresentazione e l’autorappresentazione delle atlete. Quanto, quindi, il corpo sportivo strutturi possibili trasformazioni nei significati e nelle identità, influenzando le loro rappresentazioni nello spazio pubblico.
2017
Corpi sportivi e identità di genere. Il Crossfit / Bifulco, Luca; Tuselli, Alessia. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 17:(2017), pp. 254-282. [10.6092/1827-9198/5389]
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