La città di Portici è nota in tutto il mondo per i seguenti elementi emblematici: il Sito Reale Borbonico con il Miglio d’Oro, la prima Ferrovia d’Italia, il Vesuvio e l’elevata densità territoriale di 12 mila abitanti per chilometro quadrato. Quest’ultima scaturisce da una popolazione residente di 55 mila abitanti ed una superficie territoriale di circa 4,5 chilometri quadrati. Tale superficie territoriale è urbanizzata, e quindi impermeabilizzata, per oltre il 90 %. L’isola di calore urbana che ne deriva influisce molto negativamente sul microclima e fa tendere all’innalzamento eccessivo delle temperature medie per numerosi mesi dell’anno. Rispetto ai suggerimenti della Comunità Europea, che indica di non scavalcare il 50 % del territorio urbanizzato per ciascun comune e di dotare le città di una quota consistente di alberature di prima grandezza con chiome che possano garantire l’ombreggiamento dei suoli e l’assorbimento dei fattori inquinanti, per Portici devono essere individuate strategie precise per il miglioramento della qualità della vita che abbiano riflessi sia sull’aspetto ecologico e climatico che sulla destinazione appropriata alle esigenze dei cittadini di parchi, giardini, aree verdi e di spazi per il gioco ed il tempo libero. Il sistema della natura dei luoghi, con gli impluvi degli alvei sia naturali che artificiali, costruiva un paesaggio con terrazzamenti digradanti, con andamento est - ovest, aperto prospetticamente verso il golfo di Napoli. Le vie d’acqua che componevano il sistema imbrifero dei torrenti e dei ruscelli provenienti dalla montagna, scendevano da est verso ovest fino a raggiungere il mare accrescendo le spiagge con l’apporto dei detriti trasportati dalle acque di ruscellamento. Al contrario, il sistema urbano e di antropizzazione del territorio è stato costruito attraverso opere infrastrutturali e reti di connessione con andamento e sviluppo nord – sud, opposto ai flussi degli elementi della natura, separando il territorio di Portici in settori paralleli alla costa talvolta incomunicabili tra loro e con vere e proprie barriere.

Portici città fiorita. Buone pratiche per la gestione e la valorizzazione delle aree verdi in contesti ad alta densità edilizia e abitativa / Buondonno, Emma. - 1:(2017), pp. 1-96.

Portici città fiorita. Buone pratiche per la gestione e la valorizzazione delle aree verdi in contesti ad alta densità edilizia e abitativa.

Buondonno, Emma
2017

Abstract

La città di Portici è nota in tutto il mondo per i seguenti elementi emblematici: il Sito Reale Borbonico con il Miglio d’Oro, la prima Ferrovia d’Italia, il Vesuvio e l’elevata densità territoriale di 12 mila abitanti per chilometro quadrato. Quest’ultima scaturisce da una popolazione residente di 55 mila abitanti ed una superficie territoriale di circa 4,5 chilometri quadrati. Tale superficie territoriale è urbanizzata, e quindi impermeabilizzata, per oltre il 90 %. L’isola di calore urbana che ne deriva influisce molto negativamente sul microclima e fa tendere all’innalzamento eccessivo delle temperature medie per numerosi mesi dell’anno. Rispetto ai suggerimenti della Comunità Europea, che indica di non scavalcare il 50 % del territorio urbanizzato per ciascun comune e di dotare le città di una quota consistente di alberature di prima grandezza con chiome che possano garantire l’ombreggiamento dei suoli e l’assorbimento dei fattori inquinanti, per Portici devono essere individuate strategie precise per il miglioramento della qualità della vita che abbiano riflessi sia sull’aspetto ecologico e climatico che sulla destinazione appropriata alle esigenze dei cittadini di parchi, giardini, aree verdi e di spazi per il gioco ed il tempo libero. Il sistema della natura dei luoghi, con gli impluvi degli alvei sia naturali che artificiali, costruiva un paesaggio con terrazzamenti digradanti, con andamento est - ovest, aperto prospetticamente verso il golfo di Napoli. Le vie d’acqua che componevano il sistema imbrifero dei torrenti e dei ruscelli provenienti dalla montagna, scendevano da est verso ovest fino a raggiungere il mare accrescendo le spiagge con l’apporto dei detriti trasportati dalle acque di ruscellamento. Al contrario, il sistema urbano e di antropizzazione del territorio è stato costruito attraverso opere infrastrutturali e reti di connessione con andamento e sviluppo nord – sud, opposto ai flussi degli elementi della natura, separando il territorio di Portici in settori paralleli alla costa talvolta incomunicabili tra loro e con vere e proprie barriere.
2017
978-88-89972-71-7
Portici città fiorita. Buone pratiche per la gestione e la valorizzazione delle aree verdi in contesti ad alta densità edilizia e abitativa / Buondonno, Emma. - 1:(2017), pp. 1-96.
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