Nell'ordinamento tributario, le attività e i beni culturali vengono in rilievo, da un lato, quali fonti produttive di reddito e, dall'altro, come possibili destinatari di politiche incentivanti. Invero, non solo, il legislatore nazionale ritiene di potersi avvalere della leva fiscale per acquisire al patrimonio dello Stato beni “di interesse pubblico” ma, compatibilmente con i condizionamenti subiti a livello internazionale e sovranazionale,tende, anche, ad introdurre regimi fiscali agevolati per incoraggiare le erogazioni liberali a scopi culturali; ovvero, per favorire gli interventi conservativi finanziati dai privati. Proprio questi soggetti paiono, oggi, maggiormente, penalizzati dalla normativa domestica,posto che a una disciplina vincolistica particolarmente stringente non riesce, ancora, a fare da contraltare un insieme organico di misure compensative. E’, dunque, di questi profili che si tratterà nelle pagine seguenti, per descrivere i tratti essenziali del regime fiscale degli immobili storici privati e, particolarmente, dei parchi e dei giardini storici, evidenziandone i principali motivi d’inadeguatezza.
Finanza pubblica e salvaguardia del patrimonio culturale privato: la disciplina fiscale dei parchi e dei giardini storici / Fontana, Chiara. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 8 novembre 2017:21(2017), pp. 1-20.
Finanza pubblica e salvaguardia del patrimonio culturale privato: la disciplina fiscale dei parchi e dei giardini storici
FONTANA, CHIARA
2017
Abstract
Nell'ordinamento tributario, le attività e i beni culturali vengono in rilievo, da un lato, quali fonti produttive di reddito e, dall'altro, come possibili destinatari di politiche incentivanti. Invero, non solo, il legislatore nazionale ritiene di potersi avvalere della leva fiscale per acquisire al patrimonio dello Stato beni “di interesse pubblico” ma, compatibilmente con i condizionamenti subiti a livello internazionale e sovranazionale,tende, anche, ad introdurre regimi fiscali agevolati per incoraggiare le erogazioni liberali a scopi culturali; ovvero, per favorire gli interventi conservativi finanziati dai privati. Proprio questi soggetti paiono, oggi, maggiormente, penalizzati dalla normativa domestica,posto che a una disciplina vincolistica particolarmente stringente non riesce, ancora, a fare da contraltare un insieme organico di misure compensative. E’, dunque, di questi profili che si tratterà nelle pagine seguenti, per descrivere i tratti essenziali del regime fiscale degli immobili storici privati e, particolarmente, dei parchi e dei giardini storici, evidenziandone i principali motivi d’inadeguatezza.File | Dimensione | Formato | |
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Finanza pubblica e salvaguardia del patrimonio culturale privato
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