Il titolo del libro evoca l’interminabile navigazione intrapresa dalla disciplina giuridica dei malati mentali autori di un fatto-reato che hanno dovuto attendere un lungo arco storico prima di vedere riconosciuti i loro pieni diritti. A partire dal tardo Medioevo - in cui tutti i malati mentali venivano incarcerati insieme ai comuni delinquenti o nella migliore delle ipotesi, imbarcati sulla Stultifera Navis - fino alla prima decade del nuovo Millennio, i c.d. folli rei venivano esclusi e allontanati dalla società civile. Neppure l’entrata in vigore della legge Basaglia (L. n. 180 del 1978) che ha riformato gli ospedali psichiatrici è riuscita a determinare la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) in cui gli infermi mentali autori di reato venivano rinchiusi sine die. L’approdo finale della «Nave dei folli (nel nostro caso, rei)» sembrava raggiunto con la legge n. 81 del 2014 che aveva segnato la dismissione degli OPG e la creazione delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) in cui inviare tali persone; quand’ecco che, la legge delega n. 103 del 2017, ha trasformato le REMS in «istituzioni di scarico», rischiando di reintrodurre la vecchia logica manicomiale degli OPG. Attendiamo con animo fiducioso gli sviluppi dei prossimi decreti attuativi, soprattutto dopo aver analizzato la scheda del Ministero della giustizia che illustra la legge delega, da cui emergono indicazioni, molte di queste condivisibili, su come attuare la normativa nella parte che riguarda le REMS e le misure di sicurezza.

L'Odissea giuridica dei folli rei. Dagli ospedali giuridici psichiatrici alle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza: fra controllo e cura / Chiola, Giovanni. - (2017), pp. 1-149.

L'Odissea giuridica dei folli rei. Dagli ospedali giuridici psichiatrici alle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza: fra controllo e cura.

CHIOLA, GIOVANNI
2017

Abstract

Il titolo del libro evoca l’interminabile navigazione intrapresa dalla disciplina giuridica dei malati mentali autori di un fatto-reato che hanno dovuto attendere un lungo arco storico prima di vedere riconosciuti i loro pieni diritti. A partire dal tardo Medioevo - in cui tutti i malati mentali venivano incarcerati insieme ai comuni delinquenti o nella migliore delle ipotesi, imbarcati sulla Stultifera Navis - fino alla prima decade del nuovo Millennio, i c.d. folli rei venivano esclusi e allontanati dalla società civile. Neppure l’entrata in vigore della legge Basaglia (L. n. 180 del 1978) che ha riformato gli ospedali psichiatrici è riuscita a determinare la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) in cui gli infermi mentali autori di reato venivano rinchiusi sine die. L’approdo finale della «Nave dei folli (nel nostro caso, rei)» sembrava raggiunto con la legge n. 81 del 2014 che aveva segnato la dismissione degli OPG e la creazione delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) in cui inviare tali persone; quand’ecco che, la legge delega n. 103 del 2017, ha trasformato le REMS in «istituzioni di scarico», rischiando di reintrodurre la vecchia logica manicomiale degli OPG. Attendiamo con animo fiducioso gli sviluppi dei prossimi decreti attuativi, soprattutto dopo aver analizzato la scheda del Ministero della giustizia che illustra la legge delega, da cui emergono indicazioni, molte di queste condivisibili, su come attuare la normativa nella parte che riguarda le REMS e le misure di sicurezza.
2017
978-88-6866-349-0
L'Odissea giuridica dei folli rei. Dagli ospedali giuridici psichiatrici alle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza: fra controllo e cura / Chiola, Giovanni. - (2017), pp. 1-149.
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